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Gp Miami: Analisi qualifiche e Sprint: Verstappen è il solito cannibale ma la Ferrari crede all’impresa

Nelle qualifiche e Sprint del Gp di Miami, alla Ferrari non è bastata la miglior prestazione sul giro secco e nel passo gara della stagione, per vincere e fare la pole, ma in corsa punta sul caldo per riuscire nell’impresa di battere il cannibale Max Verstappen.

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Doppietta per Max Verstappen nelle qualifiche e nella Sprint del Gp di Miami. L’olandese dopo aver vinto la corsa del Sabato e rafforzato la leadership del mondiale, si è ripetuto, confermandosi imbattibile nelle prove ufficiali in questa stagione, con la sesta pole di fila. Verstappen però, non ha dominato come al solito e surclassato gli avversari, grazie alla miglior Ferrari del 2024. Charles Leclerc ha costretto il rivale a chiuderlo al via, e fare una magia per prendersi la partenza dal palo, dimostrando di avere il passo per sfidarlo in gara, e confermando di aver risolto i problemi con le gomme nel giro secco. Invece Carlos Sainz ha riscattato lo shootout e la Sprint, battendo Sergio Perez. Terza forza la McLaren, che non ha ripetuto l’ottima performance della Q2 di Venerdì, precedendo una Mercedes migliorata rispetto alle qualifiche della Sprint, a differenza dell’Aston Martin e di Fernando Alonso in grande difficoltà in Florida.

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I dati della telemetria di F1-TEMPO sulle qualifiche del Gp di Miami, ci fa vedere come la Red Bull sia tornata a fare la differenza sul dritto. Se nello shootout Ferrari e McLaren erano riuscite ad essere più veloci su alcuni rettilinei, Verstappen e Perez hanno dettato legge su tutti gli allunghi. Questo è dovuto all’assetto più scarico della Red Bull, ma la Ferrari è riuscita a contrastarla avendo la stessa top speed nonostante un set-up da alto carico aerodinamico. La RB20 invece è migliorata anche nei cambi di direzione e nel guidato, con Verstappen e Perez che sono davanti alla Ferrari anche in alcuni punti della pista, dove Venerdì perdevano qualche decimo. Leclerc come al solito è il migliore nelle curve lente, mentre ancora una volta la Ferrari perde contatto dalla Red Bull in trazione, che si conferma il principale punto di forza della RB20 e debole della SF-24.

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Questo è proprio quello che ha permesso a Verstappen di fare la pole. Infatti nel primo settore c’è stato ancora grande equilibrio fra Ferrari e Red Bull, con Leclerc che non sbagliando in curva 1, come nelle qualifiche della Sprint, per gran parte del T1 era in vantaggio su Verstappen. L’olandese recupera grazie all’efficienza aerodinamica della RB20, che gli ha consentito di transitare all’intermedio con un distacco di 74 millesimi. La situazione si ribalta nel secondo settore, dove Verstappen passa in testa, infliggendo un distacco di due decimi a Leclerc, che si peggiora rispetto alla Q2 a causa di alcune correzioni. Pure con quei piccoli errori nel T2, all’inizio del T3 Leclerc riducendo il gap a 90 millesimi è ancora in corsa per la pole, ma la SF-24 fatica nuovamente nell’ultima curva, dove il monegasco perde due decimi. Il giro non perfetto di Leclerc, lasciava pensare che avesse del margine per il secondo tentativo, ed invece non è riuscito a migliorarsi.

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Lo stesso distacco c’è stato anche nella Sprint, dove la Ferrari come aveva fatto già vedere in Giappone, nel passo gara è molto vicina alla Red Bull. Oltre ad un ritmo di appena un decimo più lento di quello di Verstappen, le buone notizie per la SF-24 arrivano dal degrado delle gomme, uguale a quello del Team di Milton Keynes. Proprio per questo, in gara sarà ancora fondamentale la partenza, e per Leclerc e la Ferrari sarebbe molto importante superare al via l’olandese, che ha costruito il successo della Sprint nei primi giri. Leclerc da metà gara è stato più veloce di Verstappen, ma era troppo tardi per provare ad avvicinarsi. L’altra carta che può giocarsi la Ferrari, sono le due punte, con Sainz che aprirà la seconda fila, e se Verstappen sarà in testa nel primo stint, il muretto potrà pensare di differenziare la strategia. Per cercare di mettere pressione al campione del mondo, però è fondamentale che fra Leclerc e Sainz al via, non ci sia il replay della Cina, che potrebbe favorire Perez, ma soprattutto agevolare la fuga di Verstappen.

 

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