Giornata numero 6 travagliata per la Ferrari, da mettere a bilancio dopo un “filotto” rassicurante: era inevitabile che potesse accadere, con una monoposto e regolamenti completamente nuovi e tutti da scoprire, ma ciò non deve comunque sminuire il grande e positivo lavoro svolto finora dagli uomini del Cavallino. Ma andiamo con ordine.

In mattinata, Kimi Raikkonen è rimasto per lungo tempo ai box a causa di un non meglio precisato problema idraulico alla sua SF70-H: problema comunque risolto in tempo utile da permettere al finnico di realizzare il terzo tempo di giornata, un buon 1:20.406 con gomme Soft, il più veloce con la mescola “gialla” (il best di giornata, e tempo record per Barcellona, è invece l’ 1:19.310 della Mercedes di Bottas su Red SuperSoft).


Nel pomeriggio lavoro su stint più lunghi (una ventina di giri), ma sul più bello il “fattaccio”: Raikkonen “perde” la vettura in sovrasterzo alla curva 3 (una veloce destra da fare in percorrenza a raggio costante) e va ad impattare le barriere sul lato sinistro della monoposto, danneggiandola soprattutto nelle sospensioni.


Giornata così finita per la Scuderia, che dovrà verificare e riparare la vettura per la giornata di domani: comunque, anche oggi 53 giri messi “nel paniere”, con parecchi dati utili (ottenuti, in mattinata, anche grazie all’impiego di una vistosa “griglia” che “mappava” tutto il posteriore della vettura).
Ma non è stata una giornata travagliata solo per la Rossa: anche Red Bull ha avuto la sua parte di “guai”. Al mattino sostituzione della Power Unit Tag-Renault per Verstappen, e al pomeriggio, mentre l’olandese portava a termine una simulazione di Gran Premio (con tempi, su gomme Soft, nell’ordine dell’1:25),

un altro problema tecnico, ancora da investigare, ha costretto l’olandese a parcheggiare la sua RB13 a lato della pista, concludendo così la sua giornata.

Chi invece oggi ha “sorriso” è stata la Mercedes: e non tanto per il miglior tempo di Bottas (come precedentemente riferito), quanto per le rassicuranti conferme sul pacchetto di soluzioni aerodinamiche “evo” (che ieri non avevano completamente funzionato a causa del loro danneggiamento nell’urto con un cordolo) e per il passo mostrato nel pomeriggio da Hamilton nel suo stint, lungo 20 giri, su Pirelli UtraSoft Purple (con tempi tra l’1:23 e 1:24 con un decadimento prestazionale di max 1 secondo tra inizio e fine run).


I tempi sono comunque presumibilmente destinati a “crollare” nei prossimi giorni, probabilmente già da domani, con gli ultimi “giri utili”di questi test per alcuni piloti, tra cui Sebastian Vettel, che dovremmo pure vedere intento in quella simulazione di gara che ancora è mancata nel piano di lavoro Ferrari.

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

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