Kimi Antonelli – Ha diciott’anni non ancora compiuti ma dalla sua due frecce potenti al suo arco. La prima è un talento cristallino, la seconda è un curriculum già ampie di vittorie, dalla Formula 4 Adac alla Formula 4 italiana, passando per Fia Motorsport Games, Formula Regional Middle East e Formula Regional europea.

Andrea Kimi Antonelli e la Formula Uno potrebbero incrociarsi in un futuro non lontano. E l’Italia riuscirebbe quindi a tornare a disporre di un suo pilota su cui puntare. Ma Giancarlo Minardi, che il fiuto per queste cose ce l’ha e in abbondanza, invita a non compiere il passo più lungo della gamba. D’accordo, fa intendere, il ragazzo, quando si chiude in un abitacolo, sa dimostrare urbi et orbi quello che sa fare molto bene, Ma ci sono tempi di crescita che non possono essere bruciati perchè, a rovinare un potenziale capolavoro anticipando troppi i tempi, ci si può mettere davvero un attimo.

“Deve continuare a fare quello che gli stanno facendo fare e mantenersi sereno e tranquillo – afferma il manager faentino intervistato dal collega di News F1 Massimo Zecchinelli – i prossimi giorni farà l’assaggio della Formula Uno in Austria, poi come si dice dal tempo si vede il buon vino”.

In un quadro di forti cambiamenti in termini di strategie e regolamenti nel circus, Antonelli potrebbe quindi comparire sulla scena con tutto il suo potenziale per ben emergere. Figlio del pilota automobilstico Marco Antonelli, Andrea si è nutrito di pane e motori sin dalla più tenera età. Ed è stato un amore che ha conosciuto presto la sua lievitazione. “Se devo prendere per buone le dichiarazioni di Toto Wolff che non dice mai le cose a caso- prosegue Minardi – più avanti nella stagione ci saranno dei cambiamenti, quindi stiamo a vedere, per ora Andrea deve fare ciò che gli fanno fare, poi staremo a vedere”.

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