Lontani anni luce dalla pista di Monza dove la Ferrari ha colto un ottimo 2° posto, si arriva a Singapore, pista completamente diversa dal’ Tempio’ della velocità Italico, ma perché la Rossa dovrebbe andare bene su un circuito del genere? Ci sono due o tre motivi che dobbiamo prendere in considerazione; innanzitutto ci saranno finalmente le gomme Super Soft

che daranno una ‘mano’ alla trazione della monoposto che ancora non è ai livelli della Mercedes, poi qui la farfalla viene aperta per il 45% della gara quindi la potenza pura non è il parametro più importante; i motori sono stressati ma da altri fattori, il caldo ad esempio oppure l’umidità, anche se si corre in notturna, la guidabilità è l’elemento più importante, come il ‘piede’ del Pilota che deve rimanere più che concentrato in un circuito cittadino dalle mille insidie; altro fattore da tenere presente è l’abilità di Vettel che a Marina Bay ha vinto ben 3 volte di fila non solo con la vettura migliore ma anche grazie al suo stile di guida e alle sue doti visive, egli infatti ‘vede’ la curva prima degli altri, è come se riuscisse a percorrerla un attimo prima che questa arrivi sotto le sue ruote, qualcosa che è stato nelle corde di pochissimi Piloti nella storia; da menzionare l’uso dei freni importantissimi in questa gara e di come verranno sfruttati dai driver, anche da questo lato il Pilota Tedesco è abilissimo nel tenerli in temperatura e dosarli fino a renderli un vero strumento di velocità nelle curve. Ora c’è da dire che le variabili sono molte a Singapore, la safety-car è di casa nel circuito e i riflessi dovranno essere al massimo in Scuderia, perché il GP è molto lungo, come lo è la corsia box e farsi trovare impreparati potrebbe essere fatale. Altro fattore rilevante sarà la capacità di mettere a punto la vettura da parte dei Piloti Ferrari; la pista è da alto carico e un set-up ben congeniato potrà fare la differenza; ricordando che la strategia dello scorso anno di Hamilton (che vinse la gara) fu di 3 soste mentre Vettel (2° al traguardo) a bordo della Red Bull ne fece solo 2. La Ferrari dovrà approntare una strategia che possa sfruttare il basso consumo degli pneumatici da parte della Rossa, safety-car permettendo, soprattutto di quelli più morbidi. Capitolo Raikkonen, dopo la ‘fallita’ partenza di Monza ci aspettiamo finalmente il riscatto da parte del Finlandese, riscatto troppe volte non portato a termine e più volte auspicato in stagione e che invece qui potrebbe arrivare non solo per la rabbia che immaginiamo abbia accumulato, ma anche perché le curve del Marina Bay potrebbero ispirare un Kimi diverso e più maturo. Insomma aspettative Rosse nel segno della continuità e chissà che non ci esca il ‘colpaccio’ da parte della Scuderia di Maranello…
Marco Asfalto

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