Il pilota tedesco della Ferrari ha terminato anzitempo la sua ultima giornata di test a Barcellona per un problema di natura elettrica sulla sua Ferrari.

Nonostante il miglior tempo realizzato in mattinata da Vettel in 1.16.221 (quasi replicato nel pomeriggio dalla Mercedes di Lewis Hamilton) che ha fatto sorridere i tifosi della rossa, la settimana “travagliata” per la Ferrari  si conclude con un problema tecnico.

Come annunciato dal TP Mattia Binotto nella mattinata, Sebastian Vettel nelle ultime 4 ore di test invernali a Barcellona, si sarebbe dedicato ad una simulazione di gara come quella effettuata ieri dal compagno di squadra Charles Leclerc.

Il tedesco della Ferrari aveva completato i primi due stint della sua gara “virtuale”, il primo, di 16 giri, realizzato con con gomme C3 (gomma Supersoft intermedia) mentre il secondo di 18 giri con la mescola C2 (gomma bianca media).

Effettuato il secondo pit stop montando la gomma C1 (la più dura della nuova gamma Pirelli), Vettel dopo pochi metri si è dovuto fermare tra curva 2 e 3 in una via di fuga.

Inizialmente si era pensato,visto fatto che avesse appena effettuato un cambio gomme, che si trattasse di una gomma non perfettamente fissata alla monoposto del tedesco, ma Ferrari ha subito comunicato che il problema che ha bloccato la SF90 era di natura elettrica (si parla anche di turbo).

Voci dal circuito catalano hanno parlato di un “taglio” di potenza della PU Ferrari prima che Sebastian Vettel accostasse la sua Ferrari nella via di fuga.

Questo problema è risultato di difficile risoluzione in tempi brevi, per questo motivo per Ferrari e Vettel non è più possibile rientrare in pista e quindi i test per la Rossa si concludono anzitempo.

Potrebbe trattarsi anche solo di elementi a fine vita e quindi già rodati pesantemente in questi giorni di test, ma l’unica cosa certa è che in questa ultima settimana di test, tra problemi di raffreddamento, l’incidente accorso a Vettel mercoledì, hanno rallentato non poco il lavoro di una già ottima SF90.

Se da un lato si sono viste le ottime performance della monoposto italiana, il rovescio della medaglia ci mostra un affidabilità che sta dando qualche grattacapo in più agli uomini di Mattia Binotto.

Bisogna considerare il fatto che i problemi di affidabilità nascono sempre quando un team cerca di spingere al limite le componenti e sono delle variabili d considerare, motivo per il quale avere qualche inconveniente durante i test non è così allarmante e serve di aiuto ai tecnici per evitare che accadano in futuro. A Maranello avranno 2 settimane per lavorare sull’affidabilità e arrivare preparati a Melbourne.

Giuliy Bellani

Foto di Diego Mejia da Twitter

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