A Le Mans si avvicina la Hyperpole ed il francese porta in vetta l’Alpine nelle libere pomeridiane. Kobayashi è secondo, mentre sbatte Nakajima. Jota comanda la LMP2, mentre Porsche comanda nelle GT.

La penultima sessione di prove libere della 24 ore di Le Mans ha messo in mostra l’ottimo potenziale dell’Alpine #36, che con Nicolas Lapierre si è presa il miglior tempo a pochi minuti dalla bandiera a scacchi. Il francese ha staccato un 3’26”594, arrivando ad un soffio dal miglior tempo della Toyota di ieri pomeriggio. La casa giapponese insegue con la GR010 Hybrid #7 di Kamui Kobayashi, staccato di un secondo e mezzo. Il pilota nipponico stava sfidando il tempo di Lapierre, ma una slow zone gli ha impedito di riprendersi la vetta. Terza la #8 che con Kazuki Nakajima è andata a sbattere ad Indianapolis, danneggiando la parte posteriore del mezzo. Quarta la Glickenhaus #709 di Franck Mailleux, mentre è più attardata la #709 di Romain Dumas che ha accusato anche una perdita d’acqua nel finale.

La classe LMP2 vede prevalere l’Oreca 07 Gibson #38 del team Jota, al top con Antonio Felix Da Costa in 3’30”213. Inseguono le due vetture dello United Autosports, davanti al Panis Racing ed al Team WRT. Il gap tra la classe Hypercar e le inseguitrici e salito a 4”, comunque nettamente ridotto rispetto all’anno passato. Da segnalare un contatto a Mulsanne tra il Racing Team Nederland e l’Idec Sport, ma entrambe le vetture hanno proseguito regolarmente.

La Porsche ha piazzato la tripletta in classe GTE PRO, con la #92 del solito Kevin Estre al comando in 3’48”126. Ad oltre un secondo c’è la #79 di Laurens Vanthoor, che con la 911 RSR del WeatherTech Racing che ha preceduto la #91 di Richard Lietz. Alle spalle della top tre c’è un’altra Porsche, ma è quella che comanda in GTE AM, ovvero la #88 del Dempsey Proton Racing di Julien Andlauer. Quarto e quinto posto per le Ferrari #51 e #52 di Alessandro Pier Guidi e Daniel Serra, ma il team AF Corse non ha mai cercato il tempo. Indietro le Corvette, protagonista anche di un incidente con la #63 di Antonio Garcia che, alle curve Porsche, ha colpito le barriere. Alle 21 la Hyperpole.

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