Le prime due gare di Carlos Sainz sono passate in secondo piano rispetto a quelle del suo compagno di squadra, autore di un inizio di stagione mozzafiato.
Il timore è che lo spagnolo possa, man mano che passano le gare, eclissarsi all’ombra delle prestazioni di un Leclerc fin qui straripante, assumendo sempre di più le sembianze del “secondo pilota”.
Ammesso e non concesso che questo non sia già avvenuto, il figlio dell’ex campione del mondo rally ha voluto ribadire come tutto ciò non sia affatto nei suoi piani, ammettendo, però, un effettivo gap dal compagno di squadra (almeno per il momento).
“I tecnicismi e le specifiche devono rimanere all’interno della squadra per motivi di privacy e per non rivelare troppo”, ha detto Sainz riguardo l’ultimo Gran Premio disputato, a suo dire il migliore fin qui.
“Penso che sia qualcosa di così specifico e tecnico che sarebbe molto difficile da spiegare ai media, e credo che dovremo mantenere una certa privacy per questo genere di cose.
“Quello che posso dirti è che per ora per me questa è stata la miglior gara di quest’anno.

“Questa (Jeddah) è una pista dove l’anno scorso ho corso con un livello di confidenza molto alto, ero super veloce sia in gara che in qualifica, sapevo esattamente cosa mi dava la macchina e cosa aspettarmi da lei. Dopo tre mesi torno qua e nelle curve dove l’anno scorso ero forte quest’anno fatico di più. Non sto guidando la macchina nella maniera migliore, e la macchina non mi sta dando le sensazioni di cui ho bisogno. Queste due sono le cose su cui sto lavorando.”
La partenza del Gran Premio dell’Arabia Saudita è un po’ la fotografia dell’inizio di stagione di Sainz: parte bene, tenta di approcciare curva 1 dall’esterno ma viene bloccato dalla presenza di Leclerc (alle prese con Perez) e passato da Verstappen. Da quella quarta posizione Carlos si schioderà solamente dopo la Safety Car che condannerà Sergio Perez giù dal podio.
Certo è che comunque nel weekend appena trascorso l’ex pilota della McLaren ha mostrato un livello di confidenza migliore nei confronti della F1-75, almeno a giudicare dalle sue parole.
“Questo fine settimana penso di aver fatto un passo avanti e nella giusta direzione”, ha proseguito Sainz.
“Devo dire che mi ha dato anche la consapevolezza di quei due o tre tipi di curva in cui l’anno scorso mi sentivo davvero sicuro, e che quest’anno invece fatico molto a fare. Mi ha inoltre fornito dei dati su cui lavorare per migliorare in futuro.
“Dopo questo fine settimana, spero che se continueremo a lavorare in questa maniera, continuerò a migliorare gara dopo gara.”
Analizzando i dati, però, i miglioramenti sul passo gara di Sainz paiono essere davvero lievi: il distacco da Leclerc in Bahrain senza Safety Car avrebbe con tutta probabilità raggiunto i venti secondi; a Jeddah, nonostante il monegasco fosse impegnato nella serratissima bagarre con Verstappen, Sainz ha sempre e progressivamente perso contatto da Leclerc giro dopo giro (anche qui con Safety Car e VSC). Insomma, Carlos ha tanto lavoro da fare per riuscire ad avvicinare le prestazioni del classe ’97 ferrarista.

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