F1 – Solo un imprevisto poteva rovinare la gara di Sainz e, purtroppo, solo un imprevisto è quello che gli è capitato.

A voler usare un eufemismo “solida” è l’aggettivo giusto da attribuire alla gara di Carlos Sainz, almeno fino a quel fatidico momento…

Dopo un gran premio corso tutto in zona podio; dopo che la Ferrari stava stupendo, anzi, dominando; proprio nel momento più importante per Carlos (quello che a scanso di imprevisti avrebbe assicurato l’uno-due Ferrari) la monoposto del pilota spagnolo si rompe e manda letteralmente in fiamme la sue chances di finire la gara.

Mancavano 14 giri al termine e Carlos era in procinto di superare l’attuale campione del mondo in carica Max Verstappen quando un guasto al motore lo ha costretto a imboccare una via di fuga e parcheggiare l’auto a bordo pista.

Sainz Ferrari F1

Per niente semplice nemmeno quello che possiamo, volgarmente, definire un parcheggio: l’auto, fermata in salita, continuava a bruciare e le fiamme ad avvicinarsi pericolosamente al pilota impotente; visto che non poteva scendere. Almeno finché gli steuarts non fossero riusciti a bloccare l’auto che, senza pilota, sarebbe tornata pericolosamente in pista.

Sguardo basso e tono dimesso, questo il modo in cui la giuda Ferrari trasmette la sua profonda e amare delusione per un gran premio che avrebbe dato punti importanti alla scuderia.

“Nessun preavviso, è successo tutto così all’improvviso. Vedevo il fuoco dagli specchietti, ma nessun commissario arrivava, stavo andando all’indietro, poi ho deciso di saltar fuori dalla macchina perché stava arrivando troppo fuoco. È chiaro che l’affidabilità è un problema“, ha detto a Sky Sport F1. “La vettura però è veloce, era una doppietta facile, guardiamo i lati positivi e poi analizziamo i lati negativi. È un po’ la storia della stagione. Ero in ritmo, quasi vinco a Monaco, quasi vinco in Canada, vinco a Silverstone, il secondo posto qua mi avrebbe messo in lotta per il campionato. È la storia della mia stagione“.

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