F1 Verstappen – Che sarebbe stato un weekend un po’ in salita lo aveva già evinto dal non esaltante risultato delle prove libere di Formula 1 . Max Verstappen è riuscito poi nelle qualifiche d’Ungheria a raddrizzare in gran parte la situazione. Non , però, fin dove avrebbe desiderato ovvero mettendosi in tasca l’ottava pole stagionale ma accomodandosi al secondo posto alle spalle di un altro campione del mondo, Lewis Hamilton.

Il ragazzo è orgoglioso e non poco. E dover partire anche soltanto con un concorrente davanti a lui lo deve avere visto proprio come un attacco al suo amor proprio. Nella sua disamina si respirano simultaneamente rabbia e voglia di riscatto.

“Ho faticato tutto il weekend – afferma- ho avuto alti e bassi in tutte le sessioni e oggi anche in qualifica, nel Q1 e Q2 è stato difficile trovare la fiducia per attaccare davvero le curve. Penso che il mio primo tentativo in Q3 sia stato molto buono ma nel secondo non ho trovato il feeling, ho provato a spingere di più ma perdevo prima l’anteriore e poi il posteriore, sono arrivato secondo ma dovremmo essere davanti con la macchina che abbiamo”.

Insomma, o primo o niente. Uno stile di guida (e di vita) alla Nigel Mansell e alla Ayrton Senna che, pur di seminare sempre la concorrenza, solevano sempre spingere la vettura al massimo anche a rischio di rimanere a piedi. E un po’ diverso da quello di un Alain Prost pronto invece a spingere un po’ meno sul pedale quando constatava che il primo posto era lontano ma si poteva pur sempre salvare tutto capitalizzandolo con una prestazione anche in tono minore ma foriera di punti in grado di muovere la classifica.

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