Lewis Hamilton nelle qualifiche del Gp d’Ungheria con una magia è tornato in pole battendo Max Verstappen, mentre delude la Ferrari con Charles Leclerc soltanto sesto, e Carlos Sainz fuori in Q2.

Grande sorpresa nelle qualifiche del Gp d’Ungheria, che hanno visto imporsi Lewis Hamilton il quale dopo un anno e mezzo ha conquistato la 104° partenza dal palo della sua carriera. Hamilton con un giro capolavoro nell’ultimo tentativo ha impedito a Max Verstappen di fare la sesta pole consecutiva, costringendolo ad accontentarsi di completare la prima fila.  Alle loro spalle si conferma la McLaren con Lando Norris, che ha lottato ancora una volta per la pole, precedendo il compagno di squadra Oscar Piastri. Mvp della sessione Guanyu Zhou, che ha piazzato l’Alfa Romeo in quinta posizione davanti a Charles Leclerc, alle prese con una Ferrari irriconoscibile rispetto a Venerdì. Chi ha pagato di più il passo indietro della SF-23, è stato Carlos Sainz fuori nella Q2. Ancora male in qualifica Sergio Perez nono, altra sorpresa l’eliminazione di George Russell in Q1.  Andiamo a vedere nel dettaglio come è nata la pole del Gp d’Ungheria di Hamilton, e i motivi della brutta prestazione della Ferrari.

Nel T1 possiamo vedere come la Red Bull, anche se non ha più il vantaggio dell’anno scorso ed inizio stagione sul dritto e con DRS aperto, permette a Verstappen di allungare leggermente su Hamilton e Norris. Invece Leclerc e la Ferrari illudono con il terzo intermedio nel primo settore, con la SF-23 come nelle FP2 competitiva in trazione e nelle curve di bassa velocità. Questo consente a Leclerc di stare davanti alle due McLaren, con Piastri che accusa un distacco di due decimi da Norris.

Hamilton costruisce la sua pole nel settore centrale, dove fa un capolavoro. In curva 6 riesce a tenere il gas aperto di più dei suoi avversari, per poi fare una magia nei cambi di direzione dimostrando a chi aveva dubbi, che il suo piede è sempre magico. Meglio di Hamilton fanno le due McLaren, le quali nelle curve di media-alta velocità fanno la differenza, e Verstappen nel secondo tentativo che fino al T2 sembrava avere la pole in pugno. Invece Leclerc a causa di un carico aerodinamico inferiore ai rivali, ed una SF-23 instabile con il vento, perde contatto da Hamilton, Norris e Piastri.

Verstappen pennella nel primo tentativo il T3 in particolare curva 13 e 14 ma non basta per fare la pole, mentre nel secondo run peggiora di due decimi. Infatti Hamilton nonostante sia a limite con le gomme e alcune correzioni a causa di una W14 non perfetta in trazione come la RB19, per appena tre millesimi batte Verstappen. In casa McLaren va in scena lo stesso copione del T1, con Norris vicino all’intermedio di Hamilton, e più veloce di Piastri di due decimi. La Ferrari fatica anche nel T3 dove Venerdì invece era stata molto forte , e migliorando di soltanto tre decimi l’intermedio delle FP2, Leclerc finisce dietro anche a Zhou.

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