Lewis Hamilton ottiene la Pole Position del GP d’Ungheria per appena tre millesimi su Verstappen e Norris. Leclerc P6, Sainz P11.

Sono serviti un nuovo format di Qualifica e uno straordinario giro di un infinito Lewis Hamilton per battere Max Verstappen e la Red Bull. L’inglese ha conquistato la Pole Position del GP d’Ungheria con un 1:16.609 battendo l’olandese per appena tre millesimi in una delle sessioni di Qualifica più equilibrate di sempre. Terzo a soli +0.085″ Lando Norris, addirittura deluso dalla sua prestazione nonostante l’ottimo risultato. A causa del nuovo format di Qualifica, solo nel Q3 si sono viste le vetture al massimo del loro potenziale sul giro secco. Dopo il primo tentativo, Verstappen si piazza in vetta con uno straordinario 1:16.612, ma Hamilton e Norris si affermano come dei validi rivali per la Pole Position: il sette volte campione del mondo è a +0.126″, mentre il pilota della McLaren è a +0.292″ nonostante un terzo settore non particolarmente competitivo. L’olandese non migliora tuttavia nel giro finale nonostante un secondo settore spaziale, lamentando problemi di bilanciamento con la vettura, ed Hamilton sfrutta l’occasione che Norris ha gettato via con un piccolo errore all’ultima curva.

Il format sperimentale denominato “ATA” (“Alternative Tyre Allocation”), ha visto i piloti montare le dure nel Q1, le medie nel Q2 e le soft nel Q3, cambiando i connotati della Qualifica e rendendo il tutto più imprevedibile. Al quarto posto ha chiuso Piastri, a conferma dei progressi di una straordinaria McLaren, davanti ad un fantastico Zhou, quinto con un’Alfa Romeo rinvigorita dal tracciato ungherese. La prima Ferrari è sesta con Leclerc, che dopo aver rischiato l’eliminazione nel Q1 ha portato a casa un buon risultato considerando le circostanze. Chiudono la top ten Bottas, Alonso, Pérez e Hulkenberg. Già nella prima porzione le sorprese non sono mancate: il miglior tempo è stato realizzato da Zhou e George Russell ha chiuso solo con il diciottesimo tempo. Nel Q2 lo shock è l’eliminazione di Carlos Sainz, rimasto fuori per appena 0.002″. Dietro allo spagnolo si piazzano Ocon, un buon Ricciardo, Stroll e Gasly. Sedicesimo Albon, che ha chiuso davanti a Tsunoda, Russell, Magnussen e Sargeant.

Nel Q1 tutti i piloti, come da regolamento del format sperimentale di Qualifica, montano gomme dure e la messa in temperatura degli pneumatici diventa cruciale per passare il turno. Con il primo set di pneumatici duri Verstappen realizza la miglior prestazione, ma la vera sorpresa è Bottas, che si piazza in mezzo alle due Red Bull e davanti alle due McLaren. L’evoluzione della pista è enorme e i piloti che montano il secondo set in anticipo migliorano in maniera prepotente, tanto da spingere nella zona d’eliminazione alcuni protagonisti annunciati come Leclerc, Hamilton e Sainz. L’Alfa Romeo si conferma in forma eccezionale all’Hungaroring, grazie anche alle temperature molto calde dell’asfalto, e Zhou conquista la miglior performance in 1:18.143.

All’ultimo tentativo del Q1 le Ferrari si tolgono dai guai e mettono fuori le due Mercedes, ma Hamilton riesce a conquistare la porzione successiva delle Qualifiche. Anche Norris, dopo un giro sufficiente per la seconda posizione cancellato a causa dei track limits, riesce a entrare nei primi quindici, così come Ricciardo che batte Tsunoda nella sua prima Qualifica dopo il ritorno in F1. Il vero shock è tuttavia l’eliminazione di Russell, rimasto bloccato nel traffico all’ultima curva durante l’out lap: dopo un primo settore terribile, l’inglese non riesce a migliorare oltre il diciottesimo posto. Insieme al poleman dello scorso anno sono eliminati Albon e Tsunoda, che gli partiranno davanti, mentre l’ultima fila sarà composta da Magnussen e Sargeant.

Nel Q2, disputato da tutti i piloti su gomma media, la miglior prestazione va a Norris in 1:17.328. L’inglese ha realizzato il giro al primo colpo, risparmiano un set di medie per domani. Dopo il primo tentativo all’ultimo posto c’è un nome nuovo: si tratta di Verstappen, il cui tempo (il migliore della sessione in quel momento) viene cancellato per track limits. L’olandese torna subito ai box per montare un nuovo set di gomme, con il quale si piazza al secondo posto dopo un giro piuttosto prudente. Ne approfittano le McLaren, che si piazzano nelle prime due posizioni davanti a Pérez, Alonso, Hamilton, Zhou e le due Ferrari. Nel tentativo finale tutti quanti migliorano, ma il tentativo di Sainz è buono solo per l’undicesimo posto, ad appena due millesimi dall’ultimo qualificato, Alonso. Dietro allo spagnolo chiudono Ocon, un ottimo Ricciardo, Stroll e Gasly.

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