Verstappen e diversi colleghi hanno giudicato molto negativamente il format sperimentato in Ungheria, poiché limita l’attività in pista.

Il weekend del GP d’Ungheria è ufficialmente iniziato con le prime due sessioni di prove libere. Dopo una FP1 bagnata, le FP2 hanno visto più attività in pista per recuperare il tempo e i dati persi ad inizio giornata. Anche nella seconda sessione, però, i piloti sono stati molto limitati nella loro attività da un fattore esterno: il nuovo format di Qualifica che sarà sperimentato proprio domani all’Hungaroring. Denominato “ATA” (“Alternative Tyre Allocation”), questo nuovo programma obbliga le scuderie a montare le gomme dure nel Q1, per poi passare alle medie nel Q2 e infine alle soft solo nel Q3. La F1 ha studiato questo format per ragioni di sostenibilità, dato che il numero di set di gomme portati in pista passa da 13 ad 11, ma c’è un rovescio della medaglia: l’attività in pista, come sottolineato da Max Verstappen e diversi altri piloti, viene fortemente limitata.

Foto: Getty Images / Red Bull Content Pool

L’olandese è stato, come di consueto, il più eloquente sulla questione, sottolineando che: “Il format sperimentale ci limita molto in termini di utilizzo degli pneumatici, ed io non ho voluto usarli oggi per averli a disposizione domani. E’ un peccato, perché ci sono davvero tante persone in pista ma alla fine non si gira molto. Dobbiamo vedere che fare per migliorare questa situazione, perché l’unica cosa che facciamo è risparmiare set di gomme”. Anche Lewis Hamilton ha dato un giudizio negativo: “In questa sessione potevamo usare un solo set di gomme. Questo nuovo format non è bello perché ci lascia con meno attività in pista. Non è ideale, soprattutto quando si pensa che alla fine di ogni weekend vengono gettati via molti set di gomme da bagnato. Forse dovrebbero pensare a questo ed evitare di diminuire la nostra presenza in pista, pensando ai tifosi.”

Come Verstappen, anche i piloti della McLaren non hanno speso elogi per il nuovo format. Lando Norris ha affermato che: “La pioggia è stata una fortuna, perché altrimenti non avremmo fatto niente nelle FP1. E’ molto complicato, dobbiamo capire tutti come comportarci”. Ha espresso un simile pensiero anche Oscar Piastri: “Si cerca di usare il minor set possibile di gomme e allo stesso tempo si devono apprendere quante più cose possibile. Se oggi fosse stata una giornata completamente asciutta, avremmo visto pochissima attività in pista. Grazie alla pioggia si è girato più del solito. Non è mai divertente quando si hanno uno o due set di gomme a disposizione per l’intero venerdì”. Carlos Sainz gli ha fatto eco, affermando che: “E’ stata una giornata strana col nuovo format. Non abbiamo fatto il numero di giri che vorremmo nelle FP1 e nelle FP2 abbiamo dovuto conservare dei set. Non sono un fan di questo tipo di programma perché giriamo di meno rispetto ai venerdì normali.”

Foto copertina: Alessandro Martellotta per Newsf1.it

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