Charles Leclerc nella seconda sessione di prove libere del Gp d’Ungheria ha piazzato davanti a tutti la Ferrari nel giro secco, mentre Max Verstappen e Lando Norris hanno risposto nella simulazione del passo gara.

Seconda sessione di prove libere del Gp d’Ungheria diversa dal solito, condizionate dalle FP1 svolte sul bagnato, e dalla riduzione dei set di gomme per il nuovo format delle qualifiche. Proprio per questo i dati emersi dalle PL2 vanno presi con le pinze, ma Charles Leclerc ha fatto iniziare con il piede giusto il week end alla Ferrari, con la miglior prestazione, ed una buona simulazione gara non lontana da quella di Max Verstappen. L’olandese infatti dopo essersi nascosto nel giro secco, ha ribadito di essere l’uomo da battere volando nel long run. Invece Lando Norris e la McLaren si sono confermati sui livelli di Silverstone, stando dietro di appena 15 millesimi a Leclerc e alla Ferrari nel time attack, per poi avere un ottimo passo con le gomme medie. Venerdì difficile per l’altra Ferrari di Carlos Sainz lontano da Leclerc, e per la Mercedes in fondo alla classifica tutto il turno. Andiamo ad analizzare nel dettaglio cosa ci hanno detto le FP2 del Gp d’Ungheria.

Il T1 è il settore dove si vede quanto la Red Bull e Verstappen, non abbiano mostrato il loro reale potenziale sul giro secco. Su tutti e tre i rettilinei la RB19 del campione del mondo ha avuto una velocità di punta molto bassa, ed inferiore a quella di Leclerc e di Norris, che gli ha fatto accusare un gap di due decimi. Ferrari e McLaren danno la sensazione di aver girato con una mappatura di motore superiore, ma mostrano nuovamente anche i progressi in efficienza aerodinamica, e con DRS aperto.

Invece la parte centrale della Ferrari di Leclerc, dimostra ancora una volta quanto con gli aggiornamenti la SF-23 abbia recuperato alcune qualità della F1-75. Leclerc infatti nelle curve di bassa velocità ed in trazione è superiore a Norris, che recupera nei cambi di direzione da curva 6 fino alla 11. Verstappen perde un altro decimo, su un tratto di pista dove la RB19 di solito fa la differenza. Sainz non trova lo stesso feeling con la SF-23 di Leclerc, prendendo altri quattro decimi anche a causa del traffico.

Lo stesso copione va in scena nel terzo settore. La Ferrari si conferma in grande forma nelle curve lente e con una buona trazione, che permette a Leclerc di guadagnare un decimo nei confronti di Norris, e fare il giro veloce. Norris comunque dimostra che la McLaren con il nuovo pacchetto è competitiva anche all’Hungaroring. Sainz è più rapido di un decimo di Verstappen, ma è ancora lontano dagli intermedi del compagno di squadra.

Verstappen fa capire di non aver svelato tutte le carte nel long run. L’olandese come a Silverstone non dà quella sensazione di superiorità di altre gare, ma ha il miglior passo con le soft. Leclerc fornisce altre nuove indicazioni positive alla Ferrari con un ritmo di tre decimi più lento di Verstappen, stesso gap che c’è fra le due Rosse con Sainz ancora distante del compagno di squadra. La McLaren si conferma anche sul passo gara, con Norris che gira sull’1.23.7 come Alonso. Male anche nel long run la Mercedes con Hamilton a mezzo secondo da Norris e Alonso.

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