Dopo le prime due gare stagionali, Max Verstappen ha esplicitamente dichiarato quanto in Red Bull siano ancora troppo lenti per lottare contro Mercedes.

“Siamo troppo lenti”: questa è una frase pronunciata da Max Verstappen al termine del Gran premio di Stiria, utile per fotografare la situazione Red Bull che, ad oggi, malgrado le premesse non è ancora in grado di lottare contro Mercedes per vincere delle gare.

Si, perché a Milton Keyns, dopo i test invernali, avevano ben altre ambizioni rispetto a quanto la pista sta dicendo sui valori in campo.
Di fatto, gli uomini di Chris Horner, puntavano al mondiale, e di conseguenza a vincere delle gare, forti di una vettura al top dal punto di vista aerodinamico, spinta da una bella power unit Honda.

Tutto questo però, stando almeno ai verdetti della doppia trasferta Austriaca, sembra essere un’utopia.
Stando alla realtà, la PU Honda non è ancora al top in termini di potenza, con ancora un gap da Mercedes. Stesso discorso per il telaio by Adrian Newey, che ha ancora un certo gap da Mercedes.

Oggi, nel corso dei 71 giri al Red Bull Ring, è arrivata la prova provata della mancata preparazione del team anglo-austriaco nel competere per traguardi importanti.
Di fatto, anche Max Verstappen che ha spinto come un dannato dal primo all’ultimo giro, nulla ha potuto davanti allo strapotere targato Stoccarda.

E questa inferiorità, almeno attuale, è stata ammessa senza mezzi termini dal pilota olandese a fine gara.
Max, infatti, ha esplicitamente dichiarato che, pur dando il massimo, nulla ha potuto nel contrastare la marcia trionfale di Lewis Hamilton e il ritorno di Valtteri Bottas. Questo, inevitabilmente, ha portato Max a sostenere che il suo team, insieme ad Honda, devono ancora lavorare forte per chiudere il gap dai battistrada.

“Oggi ho spinto il più possibile per restare con Lewis, ma non è stato possibile, abbiamo del lavoro da fare. Alla fine, con Valtteri, l’ho visto arrivare e le mie gomme erano morte. Fino ad allora è stata una gara noiosa, poi c’è stato un po’ di divertimento. Dobbiamo continuare a lavorare sulla macchina e anche sul motore, perché siamo lenti nei rettilinei. Dobbiamo lavorare un po’ su entrambi gli aspetti”.

Più o meno dello stesso parere è stato anche Alexander Albon, autore di una gara anonima che lo ha visto quarto sotto la bandiera a scacchi.

“Questo fine settimana mancava un po’ di ritmo, quindi dobbiamo solo capire dove trovare il tempo. Penso che lo sappiamo. Fare qualche punto è stato un bene dopo la settimana scorsa. Penso che sarà difficile battere Mercedes a Budapest. Sono forti nelle curve lunghe ad alta velocità. Dobbiamo solo lavorare su questo. Penso che Max ed io conosciamo entrambi le aree in cui l’auto è debole e dobbiamo solo indicarle”.

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