F1, Preview Gp Azerbaijan 2018: A Baku un gran premio diviso tra due continenti

Il Circus della Formula 1 sbarca a Baku, capitale dell’Azerbaijan, sede del quarto appuntamento del mondiale 2018.

A quasi due settimane dalla rocambolesca trasferta in Cina, vinta da uno scatenato Ricciardo e da una grande stratega come la Red Bull, è tempo ora di sbarcare sulle rive del Mar Caspio per il quarto appuntamento stagionale, sul circuito cittadino di Baku.

Buku: crocevia tra Europa e Asia

Asia o Europa? Quando si parla di Baku e del GP dell’Azerbaijan il dubbio è legittimo. Geograficamente la repubblica caucasica si colloca nel continente asiatico ma fa parte del Consiglio Europeo e infatti anche l’edizione inaugurale, nel 2016, era denominata GP d’Europa.

 

Quella di questo 2018 sarà la terza edizione del gran premio sul circuito cittadino di Baku, dopo quella inagurale , nel 2016, vinta da Nico Rosberg e quella dell’anno scorso (la gara più spettacolare perchè ricca di colpi di scena) vinta da Daniel Ricciardo su Red Bull.

Cos’è accaduto nel 2017?

Nell’ultima edizione del gp nella capitale azera, abbiamo assistito al trionfo inaspettato della Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti alla Mercedes di Valtteri Bottas, che al fotofinish è riuscito a precedere a sorpresa, la Williams di Lance Stroll.

Vittoria del pilota australiano complice le scaramuccie tra Vettel ed Hamilton, con il primo penalizzato con uno stop and go di 10 secondi, a causa della ruotata all’inglese e il secondo costretto a un Pit stop aggiuntivo a causa del mancato serraggio del poggiatesta durante la bandiera rossa.

Scaramuccie anche tra Bottas e Raikkonen, che dopo la partenza si sono toccati in uscita di curva 2, con è  il finlandese della Ferrari ad avere la peggio e dove in un primo momento la squadra lo aveva dato come ritirato visti gli evidenti danni subiti al fondo, all’ala posteriore a causa delle forature alle gomme posteriori.

Quando la direzione gara ha sospeso la corsa per ripulire la pista dai troppi detriti lasciati dopo i vari contatti susseguitisi in pista, i meccanici Ferrari erano riusciti a rimettere in pista Raikkonen a tempo di record. Purtroppo i troppi danni presenti sulla sua monoposto non lo hanno salvato dal ritiro definitivo dopo pochi giri.

Gran premio che siglò la fine della pseudo amicizia tra Vettel e Hamilton, e che ebbe un impatto sul mondiale. Inoltre la Fia, proprio da questo Gp, emanò le prime direttive sulla questione olio, che fece discutere per tutta la passata stagione.

Baku: secondo circuito più lungo del mondiale

Quello di Baku è il secondo circuito più lungo (6,003 km), dopo Spa- Francorchaps, nel calendario e possiede anche il rettilineo più lungo del mondiale, con i suoi 2,2 km.

Le caratteristiche del circuito di Baku

Le prime curve del circuito azero, dalla 1 alla 7, sono curve a 90°, mentre più particolare è l’anello che circonda la citta vecchia, caratterizzato dalle curve 8, 9 e 10 la cui sede stradale è larga poco più di 7 metri, tipiche dei circuiti cittadini. Questo punto del circuito è stato soggetto a diverse critiche per il rischio di “imbottigliamento” che si potrebbe creare a seguito di contatti o guasti, e sicuramente con la presenza del halo introdotto quest’anno, saranno maggiori le difficoltà di percorrenza di questo tratto. Inoltre, sempre in questo punto del tracciato, la luce del sole in fase di tramonto potrebbe dare qualche fastidio in più durante la fase finale del Gp.

 

Con la presenza di un rettilineo cosi lungo e di curve a 90°, dove è necessario avere un buon grip meccanico e trazione, i team dovranno trovare il giusto compromesso nel setting delle monoposto per mantenere la velocità in rettilineo e mantenere gestibile la vettura in curve così strette. Il lungo tratto rettilineo impone un’aerodinamica a basso carico, per sfruttare tutta la velocità e per poter attaccare e difendersi in gara. Anche se il manto stradale viene preparato in vista del Gran Premio, certe caratteristiche negative dei tracciati cittadini (come la sgradita presenza di sacchetti di plastica) sono quasi inevitabili.

Dal punto di vista logistico, le cose sono abbastanza chiare: il GP azero chiude il primo round di trasferte “lunghe”. Il materiale della Scuderia Ferrari è in gran parte arrivato direttamente dalla Cina, e solo dopo la gara di domenica rientrerà in patria per essere revisionato in vista della Spagna.

Le gomme portate da Pirelli per il weekend azero

In questo weekend a Baku, la Pirelli ha selezionato come gomme da utilizzare 3 mescole soffici: Soft, Supersoft e Ultrasoft.

Per quanto riguarda la scelta dei vari team, non si può non notare la strategia aggressiva adottata dalla Ferrari che ha deciso, con entrambi i suoi piloti, di portare ben 10 set di gomme Ultrasoft a banda viola. Scelta leggermente diversa per le restanti due tipologie di gomme, con Vettel che ha scelto 1 Soft e 2 Supersoft, mentre Raikkonen 2 Soft e una sola Supersoft.

Scelte più equilibrate per Mercedes e Red Bull, con il team anglo-tedesco che ha optato per entrambi i piloti 9 set di Ultrasoft mentre il team di Milton Keynes ha optato per 8 set di gomme viola. Anche per questi due team scelte differenziate tra i due piloti per quanto riguarda i set di gomme Supersoft e Soft.

 

Infine Kimi Raikkonen ci illustra alcuni particolari interessanti del circuito cittadino di Baku.

 

Di Giuly Bellani

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