F1 – Andrea Stella, Team Principal della McLaren da quest’anno, ha parlato in una recente intervista del nuovo corso della Formula 1: le auto ad effetto suolo.

L’avventura come team principal Andrea Stella della McLaren F1 non è certo iniziata nel migliore dei modi per Andrea Stella. L’ingegnere italiano, dopo gli anni trascorsi come ingegnere di pista, prima in Ferrari e poi in McLaren, si è ritrovato quest’anno a dover gestire da assoluto leader del team una situazione piuttosto difficile. La MCL60 di Woking, infatti, si è finora dimostrata una vettura tutt’altro che veloce, relegando Lando Norris e Oscar Piastri a lottare per posizioni di classifica piuttosto basse.

Stella ha di recente parlato a proposito della rivoluzione tecnica avvenuta in Formula 1 dallo scorso anno con l’avvento delle monoposto ad effetto suolo.

“Devo ammettere, e penso che la maggior parte dei team dovrebbe fare lo stesso, che prima che la nuova generazione di vetture toccasse terra pensavamo che i regolamenti fossero piuttosto restrittivi”, ha dichiarato Stella.

“Ma curiosamente, non appena abbiamo iniziato questo viaggio, ci siamo resi conto che c’è molta performance da estrapolare, specialmente dal fondo. Questo effetto suolo può essere sfruttato a livello tecnico molto di più rispetto a quanto chiunque in Formula 1 avesse previsto. Si vede il livello di sofisticatezza delle geometrie e si nota su alcune auto, specialmente nelle parti rivolte verso terra, quindi non necessariamente visibili, la complessità dei flussi. Sono cose andate oltre ciò che i regolamenti avevano previsto.

“Da un punto di vista dello spettacolo significa che chi fa un lavoro migliore, come la Red Bull in questo momento, può ottenere un consistente vantaggio competitivo al di là di quanto si sarebbe potuto prevedere. Quindi ci sono delle ragioni tecniche per cui la situazione ad oggi è così, il che significa che c’è un premio per coloro che lavorano meglio degli altri”.

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