La notizia ha fatto il giro del mondo: Lewis Hamilton, il campione del mondo di Formula 1, lascerà la Mercedes e ha firmato un contratto con la Ferrari per il 2025 . Una mossa a sorpresa che ha sconvolto il team principal della scuderia tedesca Toto Wolff.

Partiamo subito con la prima notizia di oggi:
nella giornata del 2 Febbraio è stata presentata la VF-24, la nuova proposta di Haas per la stagione 2024.
E racefans.net ci restituisce la cronaca di una delle presentazioni più deprimenti che si ricordi nella storia della Formula 1, soprattutto per i commenti a latere del nuovo team principal, l’ingegner Ayao Komatsu, che ha candidamente ammesso quanto segue:

“Arrivati in Bahrein, penso che saremo ancora nella parte posteriore della griglia di partenza, se non ultimi – e continua, cercando poi di correggersi- Il motivo per cui la nostra vettura con le specifiche di lancio non sarà abbastanza veloce in Bahrain non è la qualità delle persone che abbiamo qui, ma è perché abbiamo iniziato tardi e poi ci siamo fermati per due mesi per fare l’aggiornamento di Austin. Questo ho comportato spostare delle risorse, quindi abbiamo perso tempo lì, ma la squadra sta trovando buoni valori nella galleria del vento, quindi è positivo e stiamo andando nella giusta direzione”.

Per una breve disamina su quelle che sono state le impressioni a valle di questa presentazione, vi rimando alla puntata 206 di Formula One garage, con Matteo Mazza ed uno scatenato Werner Quevedo, o meglio Werner’s World, lo trovate sicuramente nel nostro canale

E proseguiamo, dopo la sbornia di notizie dell’altro giorno, ancora non si sono spenti gli echi del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari nel 2025, con in generale i tifosi di vecchia data, quelli più in la con gli anni, scettici mentre i giovani particolarmente favorevoli all’arrivo del campione inglese.
La formula 1 però va avanti, e in particolare gli sconfitti, come spesso succede, devono trovare il modo di andare avanti.
Veniamo quindi a Mercedes, dopo un videomessaggio sofferto in cui un Toto Wolff dal viso particolarmente contrito racconta gli avvenimenti delle ultime ore dal suo punto di vista, è tempo per il manager austriaco di pensare al futuro, sempre secondo Racefans.net:

“[…] ovviamente, in tutte le discussioni su Lewis qualcosa di cui non si è parlato abbastanza è George. George ha il potenziale per essere il leader della squadra. Appartiene alla generazione di Lando Norris e Charles Leclerc […] e non potrei desiderare un nuovo leader della squadra quando Lewis se ne andrà. Nessun dubbio a riguardo.”

Non perde tempo dunque Wolff a insignire il “suo” pilota -ricordiamo che Russell è davvero un “suo” pilota, dal momento che ne ha seguito molto da vicino la crescita, pur non essendone il manager diretto, al contrario di quello che pensano in molti, il manager di George Russell è infatti Harry Sodel.
Sistemato quindi il discorso sul primo pilota, Wolff non si sottrae alla domanda sul secondo sedile della sua squadra, attualmente vacante per il 2025:

“[…] qualche settimana fa sono stati firmati alcuni contratti che avremmo potuto considerare interessanti, ma i tempi qui ci hanno un po’ sorpreso”, ha detto Wolff. “Ma in un certo senso mi è sempre piaciuto il cambiamento perché il cambiamento ti offre opportunità.”

Ha poi paragonato la situazione alla scioccante partenza di Nico Rosberg dalla squadra dopo aver vinto il titolo nel 2016.

“Così come abbiamo affrontato la situazione di Nico, che è stata da un momento all’altro inaspettata, non vedo davvero l’ora di prendere le decisioni giuste per la squadra insieme ai miei colleghi su chi sarà con noi il prossimo anno. E forse è un’opportunità per fare qualcosa di audace”.

Ovviamente queste parole hanno subito fatto pensare a un nome, che ormai non ripeto nemmeno più; anche in questo caso Wolff non si è sottratto:

“Kimi è con la Mercedes da quando aveva 11 anni”, ha detto Wolff. “Ha frequentato il programma junior e la sua carriera da junior ha avuto molto successo.

“Penso che la cosa più importante in questa fase sia che si concentri sulla F2. Penso che inizieremmo a fargli girare la testa o a scatenare voci sui media su di lui che non aiuteranno la sua campagna in F2.
“È appena uscito dai kart qualche anno fa e non ha nemmeno 18 anni. Quindi preferirei non iniziare alcuna speculazione sul fatto che Kimi vada in Formula 1 in questa fase.” Conclude
Ovviamente di Toto Wolff non c’è da fidarsi, ma sappiamo tutti che, come qualcosa di audace è stato fatto da Ferrari giusto ieri, ci sono sicuramente dei modi di prodursi in decisioni “audaci”, come dice lui, che potrebbero fare scalpore nel breve periodo.

Prima di terminare vi lascio con una informazione di servizio, andrà oggi in onda una intervista a Giancarlo Minardi, che ovviamente si concentrerà sugli ultimi sviluppi del mercato piloti, delle motivazioni che possono esserci dietro a certe mosse e anche quello che ci si aspetta per il futuro, su News F1

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