Gp Qatar: Ecco a cosa dovuto il passo indietro della Ferrari nello shootout

Grande passo indietro per la Ferrari, nelle qualifiche della Sprint del Gp del Qatar, mentre la McLaren ha confermato di essere la macchina da battere, e di poter chiudere i giochi nella Classifica Costruttori
 
 
Venerdì dai due volti per la Ferrari , passando da una prima sessione in cui sembrava poter sfidare la McLaren, alla doccia fredda dello shootout del Gp del Qatar. Se il Team di Woking fin dai primi minuti delle qualifiche della Sprint, aveva dimostrato che si era nascosta nelle FP1, comunque con le gomme dure e medie la SF-24 teneva il suo ritmo. Tutto è cambiato nella SQ3, in cui la Ferraricon le soft non era ben bilanciata e molto nervosa. A cosa è dovuto questo cambio di comportamento rispetto al primo turno? La risposta è che è stata penalizzata dai punti deboli della SF-24, emersi in questa stagione nel giro secco, e che gli ultimi aggiornamenti non hanno ancora risolto. La vettura di Maranello, come in tutta la stagione, e pochi giorni fa a Las Vegas, va in crisi con le basse temperature, in particolare con le mescole più morbide che non riesce ad accendere. Dal grafico di F1-TEMPO si nota che Leclerc e Sainz, prendono tutto il distacco da Norrisnelle curve veloci, dove invece nelle PL1, la SF-24 era alla pari con la MCL38. Freddo che, invece come è successo a Las Vegas, esalta la Mercedes e George Russell, che ha piazzato la sua W15 in prima fila. Invece la McLaren ha confermato di essere la miglior vettura, che come in tutte le piste dove contava il carico aerodinamico, ha fatto la differenza, dando ancora più meriti a Max Verstappen costretto a difendersi, di aver vinto il Mondiale con una macchina inferiore.
 
 
Nella Sprint che partirà fra poco, l’obiettivo della Ferrari per limitare i danni sarà il podio, con Leclerc e Sainz chiamati a mettersi dietro almeno Oscar Piastri, che come nell’ultimo periodo non ha brillato. L’unica speranza della Rossa per ribaltare le cose rispetto a ieri, è una SF-24, che nello stesso orario in cui si correrà la gara, è andata forte, per poi fare affidamento sulla gestione gomme. Qualità che invece anche in Nevada, è il tallone d’Achille della McLaren, che teme anche in Qatar di soffrire di graining all’anteriore. Fra i due litiganti potrebbe inserirsi Russell, ma anche un Lewis Hamilton, che se in qualifica non ha avuto feeling con la Mercedes, a Las Vegas in corsa volava. Anche se non parte tra i favoriti, non bisogna sottovalutare Verstappen, che non ci sta a fare lo spettatore, e può tirare sempre fuori il coniglio dal cilindro. La Sprint sarà anche molto importante per dare indicazioni sul passo e le gomme per la gara di domani, visto che con questo format, nella prima sessione non è possibile fare una vero e proprio lung run.
 
 
 

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