Al Paul Ricard la Ferrari ha sofferto negli anni precedenti, ma la SF21 ha dimostrato di essere cresciuta telaisticamente. L’enigma resta il rendimento con pieno di benzina.

La storia recente evoca ricordi poco positivi per la Ferrari sul tracciato del Paul Ricard, dove l’ultima vittoria è arrivata nel 1990 con Alain Prost. Nel biennio 2018-2019 i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative, a causa delle carenze, specialmente con la SF90, nelle curve a media-bassa velocità. Il tracciato transalpino è ricco anche di curvoni dove è importante la percorrenza, caratteristiche che esaltavano il comportamento della Mercedes, risultata infatti inarrivabile nelle ultime due edizioni.

La nuova SF21 ha dimostrato di essere molto cresciuta nelle ultime piste, soprattutto in assetto da qualifica e nei settori guidati. Un esempio è il terzo settore di Barcellona e la pole di Charles Leclerc a Monaco, pista dove il Cavallino aveva a disposizione la miglior monoposto del lotto. L’exploit del monegasco a Baku ha confermato che questa vettura è probabilmente al livello di Red Bull targata Honda e Mercedes a serbatoi scarichi, per poi proseguire le proprie sofferenze sul passo gara.

In particolare, le difficoltà della Ferrari sono evidenti sulle coperture più morbidi con il pieno di benzina, ovvero nei primi 15-20 giri di corsa dove le gomme vengono notevolmente deteriorate. Man mano che il serbatoio si scarica, la rossa riacquista competitività, anche se il gap di cavalli dai primi resta un handicap notevole. La sensazione è che si faccia fatica in ricarica durante la gara, mentre nel giro secco l’ERS e tutta la parte elettrica della power unit è al massimo garantendo prestazioni elevate. Questo vantaggio viene perso in gara, e si aggiunge alle difficoltà di bilanciamento mandando in crisi i piloti. Il passo in avanti rispetto al passato è comunque evidente, ed in Francia sarà curioso osservare i progressi specialmente nei tratti misti. Il lungo rettilineo del Mistral è intervallato da una chicane, a differenza di altre categorie dove si va full gas fino a Signes, sicuramente un dettaglio importante per la rossa che avrà la possibilità di perdere meno terreno negli allunghi.

 

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