F1 Alonso – La Formula 1 ha ricominciato la stagione 2023 partendo proprio dal Bahrein, lo stesso circuito su cui solo una settimana prima dell’inizio ufficiale si erano svolti i test pre stagionali che avevano evidenziato una Aston Martin che spiccava dal gruppo, certo non alla pari di Red Bull, ma in gara il team verde metallizzato ha dimostrato non solo di essere stata sottostimata in merito alle capacità ma anche di essere capace di sfidare decisamente Mercedes e Ferrari che a tal proposito dovranno rispondere rapidamente se non vogliono essere declassificate a squadre “midfield”.

Certamente il Bahrein rappresenta solamente il primo turno di un calendario molto lungo e variegato, già le prossime due tappe di Gedda in Arabia Saudita e a Melbourne in Australia rispondono a caratteristiche tecniche completamente diverse da quelle presentate dalla pista in Bahrein e quindi sarà interessante vedere se le gerarchie viste durante la prima gara stagionale si ripresenteranno sistematicamente o se verranno sconvolte proprio dalla differenza tecnica del circuito. A tal proposito Fernando Alonso è conscio di questa possibilità, ma è anche molto fiducioso della vettura e del team di sviluppo che è al lavoro costante:

“Certo, dobbiamo aspettare Jeddah e l’Australia, piste molto diverse, quindi sono curioso di vedere se riusciremo a mantenere questa forma in circuiti diversi. D’altra parte, penso che la macchina che abbiamo ora sia solo una macchina base che abbiamo presentato e con cui iniziare la stagione con questo concetto completamente nuovo. Penso che ci sia ancora molto che può arrivare in termini di sviluppo con questo progetto, quindi sono ottimista”

Anche il team principal Mike Krack ha commentato:

“L’anno scorso siamo riusciti a migliorare nel corso della stagione, ma abbiamo anche visto quanto sia difficile, a causa dell’intensità delle gare e del cost cap. È necessario partire da una buona base, perché non ci si può permettere di spendere quello che si ha a disposizione solo per lo sviluppo. Questo è anche il motivo per cui siamo stati aggressivi con gli obiettivi che avevamo per la vettura”.

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