F1 – Uno dei punti deboli della Ferrari nel 2022 è stato anche quello dei pit stop, in chiave 2023 il team si sta infatti esercitando per fare di meglio e tentare di battere Red Bull e Mercedes in proposito. Nessuno ha detto che sarà una sfida semplice però, ma a Maranello sembra si stiano preparando cercando di sfruttare tutte le carte a loro disposizione. In totale le simulazioni per l’allenamento coinvolgono circa 60 persone, questo perché, specialmente a fronte di una stagione cosí lunga come quella del 2023, i meccanici che si turneranno al blocco pit stop sono parecchi, e per una perfetta esecuzione occorre che tutti siano allenati e preparati al meglio.

Per la mia esperienza ho capito che non si vincono i GP grazie ai pit stop, ma per i pit stop si possono perdere” ha detto Diego Ioverno, capo operazioni veicoli di Scuderia Ferrari.

L’obiettivo in particolare sembra quello di puntare alla costanza, volendo sottolineare che un solo pit stop eseguito sotto i 2″ è sicuramente meno valido di una intera stagione senza errori e con pi stop costanti a 2,5″:

“L’anno scorso ci siamo posti come obiettivo che i pit stop sotto i 3” fossero l’80% del totale e che quelli sopra i 4” (quelli falliti; n.d.r.) fossero meno del 3%. Il risultato è che siamo stati i migliori con il 73% sotto i 3”, la Red Bull si è fermata al 71%. Non siamo contenti di quelli andati male (oltre i 4”), sono stati il 9% del totale, mentre la Red Bull ha fatto 8% e la Mercedes il 4%”. E per il 2023? Il nostro target è l’85% sotto i 3” e non più del 4% sopra i 4”, anche perché fare meglio è quasi impossibile”

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