Il genio non tramonta mai T.50 la Supercar analogica del futuro

“Ci aspettiamo che questa sia l’ultima e la più grande supercar analogia mai costruita”. Quando ho letto queste parole sulla presentazione di una nuova supercar, non ho potuto fare a meno di sgranare gli occhi. Quando ho realizzato che a pronunciarle è stato niente meno che un ex direttore tecnico di Formula 1, sono subito balzato in piedi sul divano.

Stiamo parlando di Gordon Murray, classe 1946. Ex direttore tecnico di Brabham e McLaren con le quali ha vinto ben 5 campionati del mondo di Formula 1, nei lontani 1981-83 con la prima scuderia e nel 1988-89-90 con la seconda.

Forse molti di voi se lo ricorderanno più per le famosissime idee geniali che lo hanno reso uno dei più importanti progettisti del motorsport.

Brabham BT46

Tra tutte ricordiamo la celebre Brabham BT46B, la Fan Car (“Auto turbina”) con la ventola montata sul posteriore per esasperare l’estrazione d’aria da sotto la vettura e conseguentemente l’effetto suolo, che ha vinto l’unica gara alla quale ha partecipato, prima di essere dichiarata illegale; oppure, in ambito stradale, la velocissima e iconica McLaren F1 di metà anni ’90, prodotta in soli 106 esemplari uno dei quali incidentato dal buon Rowan Atkinson (ndr Mr. Bean), che ancora oggi è una delle auto ad aspirazione naturale più veloci del globo, dalla quale, la derivata GTR ha vinto alla sua prima partecipazione la 24h di LeMans. Potrei stare qui ore a raccontare le imprese che le auto di Murray hanno compiuto, da come si può facilmente intuire.

Torniamo ai giorni nostri.


Si chiama T.50 ed è il primo progetto della Gordon Murray Automotive (GMA), sorella della Gordon Murray Design, società britannica di progettazione di auto di un certo livello, fondata proprio dall’ingegnere sudafricano. Non a caso ho citato la BT465B e la F1, infatti la T.50 sarà un mix tra le due: avrà una ventola di 400mm di diametro montata sul posteriore che servirà per estrarre l’aria da sotto la vettura per ottenere carico aerodinamico (su una vettura stradale!) e sarà, molto probabilmente, la vettura ad aspirazione naturale più veloce della storia e, secondo Murray, per sempre. Nessuna diavoleria ibrida-elettrica e nessuna turbina. Idea che potrebbe non convincere molti, ma mettiamo tutti subito d’accordo: V12 a 65° Cosworth di 3,9L con 650CV montato centralmente, 450Nm di coppia massima scaricati sull’asse posteriore, 4 valvole per cilindro e una spinta che arriva fino ai tonanti 12100rpm, il tutto montato su una vasca di carbonio di nuova tecnologia, così come praticamente tutti i componenti della vettura, che portano il peso ad un totale di, udite udite, 980kg! Questa macchina vola, letteralmente. Cambio ad H a 6 rapporti, nudo e crudo, sviluppato dalla britannica Xtrac. Distribuzione dei pesi vicina alla perfezione nei 4380mm di lunghezza e 1850mm di larghezza. Ma veniamo ora ad uno dei dati più interessanti con un rapporto peso potenza di 663Cv per tonnellata, meglio della Bugatti Veyron SuperSport (ndr 652Cv/t) che pesa il doppio.

Dimenticavo, ci tengono molto a rimarcare il fatto che ogni componente della T.50 sarà sviluppato e realizzato in UK, pertanto sarà una supercar completamente britannica.

GMA ha inoltre stabilito una nuova partnership con un team di Formula 1 che renderà disponibile la sua galleria del vento per sviluppare alla perfezione l’aerodinamica della T.50. Non ci è dato sapere chi, ma sappiamo che questa nuova supercar avrà delle linee che faranno invidia ai tutti i diretti concorrenti: infatti, l’utilizzo della ventola posteriore come appendice aerodinamica attiva, permetterà di studiare una carrozzeria filante senza essere intaccata da enormi alettoni o innumerevoli flap aerodinamici.

La nuova T.50 è stata pensata anche per essere comoda e pratica nella vita di tutti i giorni, anche se dubito fortemente di questa affermazione.

Sarà caratterizzata dalla posizione di guida centrale, per dare il maggior feeling di guida al pilota, e avrà due sedili per i passeggeri, uno a destra e uno a sinistra, in posizione più arretrata. Ci sarà spazio per dei bagagli (dove, non ci è dato a sapere) e saranno disponibili delle mappature più dolci per godersi un giro in tutta tranquillità. Fidiamoci.

Il nome T.50 accosta alla lettera “T”, che da sempre ha caratterizzato le vetture di Murray, il numero 50 per celebrare i suoi 50 anni di presenza nel mondo del motorsport.

“Non ho assolutamente alcun interesse a inseguire record per la massima velocità o accelerazione. Il nostro obiettivo è invece quello di offrire l’esperienza di guida più pura e gratificante di qualsiasi supercar mai costruita […] Non ci interessa inseguire numeri, e non ci interesserà mai” conclude Murray.

Noi, comuni mortali, possiamo solamente sognare uno dei 100 esemplari che verranno consegnati a partire dal 2022. Vi terremo aggiornati non appena gli toglieranno i veli. Prezzo? 2,000,000 di sterline, circa 2,300,000 euro circa ma attenzione, ci vanno aggiunte le tasse.

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