Secondo Eric Blandin, Direttore Tecnico della Aston Martin, il porpoising non scomparirà nonostante le modifiche al Regolamento Tecnico.

Uno dei temi più interessanti della stagione 2023 di F1 sarà, dal punto di vista tecnico, l’impatto delle modifiche al Regolamento Tecnico per quanto concerne la lotta al porpoising. Il fenomeno delle oscillazioni verticali ha torturato gran parte delle vetture e dei piloti nella prima parte dello scorso campionato, portando la FIA ad intervenire sia a stagione in corso, con l’introduzione della famigerata TD39, sia in vista del 2023. Per quest’anno la Federazione, temendo che il miglioramento delle performance delle nuove vetture possa esacerbare il porpoising, ha deciso di imporre un innalzamento di 15 mm da terra delle monoposto. Ma ciò basterà ad eliminare il fastidioso fenomeno? Secondo Eric Blandin, Direttore Tecnico della Aston Martin, la risposta è negativa.

Foto: Alessandro Martellotta per newsf1.it

“Il porpoising non scomparirà del tutto.” – ha dichiarato l’inglese sul sito della scuderia anglo-canadese – “E’ qualcosa di intrinseco a questo set di norme. Ci sono grandi canali che indirizzano l’aria sotto una vettura che scende in pista ad un’altezza ridottissima da terra e che genera una sorta di minigonna grazie ai bordi del fondo, che sigillano l’aria sotto alla vettura. Questa combinazione rende le macchine suscettibili al porpoising. Ogni monoposto sperimenta una certa varietà di oscillazioni, ma i regolamenti attuali le amplificano a causa del carico aerodinamico e delle variazioni di quel carico”.

Blandin ha proseguito con un’anticipazione sulla AMR23, che sarà un’evoluzione della vettura 2022: “Abbiamo introdotto molti upgrade alla AMR22 e fatto progressi: questi confermano che siamo sulla strada giusta con la AMR23, basata sugli insegnamenti appresi dalla monoposto dello scorso anno. […] Abbiamo trasformato la AMR22 in un laboratorio, sperimentando moltissime soluzioni in pista per comprendere meglio ogni dettaglio. I miglioramenti delle nostre prestazioni a fine 2022 confermano la nostra crescita da quel punto di vista. […] Per quest’anno ci siamo occupati di effettuare modifiche per limitare il porpoising, ma non possiamo garantire che siano corrette finché non scendiamo in pista. Se ne dovessimo soffrire, avremmo gli strumenti per combatterlo. […] Molti elementi della AMR23 sono completamente diversi dalla AMR22. Parlo del 90% della macchina e del 95% delle superfici aerodinamiche“.

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