Carlos Sainz jr, rapporto con la Ferrari ai titoli di coda?

Divorzio in vista? Di certo non vi è ancora nulla. Lampante è invece che tra Carlos Sainz jr e la Ferrari il feeling di un tempo stia andando esaurendosi. Su tutti i fattori che possano avere incrinato il rapporto ne emerge uno in particolare, ovvero la scarsa resa della Ferrari in Formula 1 rispetto al suo blasone e alle aspettative di inizio mondiale. Nell’ambiente si è però fatta strada anche un’altra spiegazione, ovvero che la scuderia di Maranello riservi decisamente più attenzioni al monegasco Charles Leclerc che allo spagnolo figlio d’arte.

Sainz e la Ferrari, quindi, non sembrano più amarsi come un tempo. E un’indiscrezione rafforzerebbe il concetto indicando come il pilota sia addirittura molto vicino all’Audi in procinto di entrare nella ribalta della Formula Uno nel 2026.

“Devo essere onesto – dice lo spagnolo non mi piace entrare nel mio ultimo anno di contratto senza sapere davvero dove correrò la stagione seguente”.

Anche Ralf Schumacher conferma che l’aria di maretta c’è tutta e certifica l’insoddisfazione dello spagnolo e per il rendimento della vettura in pista e per l’attenzione in tono minore a suo avviso a lui riservata: “ho la sensazione che Carlos abbia perso fiducia nella squadra – sostiene – quest’insicurezza e ciò che sta vedendo nei box non gli piacciono, dicono anzi nel paddock che suo padre (il campione di rally Carlos Sainz sr, ndr) si sia già mosso per cercare alternative”.

Appare improbabile che, prima dell’irruzione sulla scena dell’Audi, Sainz resti orfano di un volante per la stagione a venire. Alcune voci lo darebbero infatti, per l’immediato futuro, “in parcheggio” alla Sauber.

Chiamato in causa, dalle colonne del “Corriere della Sera” Leclerc non ha voluto commentare la vicenda: “alla domanda su chi vorrei in futuro al mio fianco in luogo di Sainz non rispondo, con Carlos lavoriamo bene anche se c’è tanta competizione tra noi”.

Frederic Vasseur intanto ribadisce che in Ferrari non è fatta alcuna preferenza e vi è anzi paritetica attenzione verso entrambi i drivers. L’esodo di Sainz, però, sembra ormai certo.