Max Verstappen vince il Gran Premio di Montecarlo e arriva a quota 39 vittorie con la Red Bull riuscendo quindi a fare meglio di quanto fatto da Sebastian Vettel [+1 ndr] negli anni in cui il tedesco guidava per il team blu.
Partenza normale in quel di Montecarlo, ma c’era da aspettarselo per essere su un circuito dove per passare bisogna farsi tanto piccoli da essere quasi invisibili. Al via Max tiene infatti la posizione conquistata ieri con un giro da alieno senza alcun minimo problema e Fernando deve arrendersi al ritmo inarrestabile dell’olandese che in una trentina di giri riesce a mettere ben 11 secondi tra di se e il suo primo rivale. Al giro 11 si verifica il primo leggero colpo di scena con Sainz che danneggia il supporto esterno dell’ala anteriore a seguito di un impatto con la posteriore destra di Ocon dopo un estremo tentativo di sorpasso all’uscita del tunnel, il danno non è esagerato pertanto i meccanici decidono di non far rientrare Sainz per un cambio ala per non fargli perdere troppo tempo.
Al giro 21 Sainz viene richiamato ai box per tentare un undercut su Ocon, salvo poi continuare per un ripensamento della squadra all’ultimo minuto. Ma non è finita qui e il siparietto si ripete al giro 28, in casa Ferrari stanno forse cercando di disorientare l’Alpine, credono evidentemente che Ocon stia sentendo i loro team radio e che si comporti di conseguenza.
Anche Ocon entra a cambiare le gomme prima di Sainz (suo diretto rivale in classifica), ma nonostante un pit stop piuttosto lungo da parte di Esteban (più di 4 secondi), Sainz esce dalla più lane dopo il suo cambio gomme ancora dietro al numero #31. Perez tenta una strategia su Stroll: sfruttando il sorpasso di Max su Lance (che era doppiato) il compagno di squadra messicano ha provato la giocata di accodarsi a Max e sfruttare la sua scia e il suo ingombro per superare lui stesso il numero #18 di Aston Martin, ma a Stroll non è piaciuta l’idea e finisce a strisciare la sua ala anteriore sulle barriere mentre Perez taglia la chicane.
Dal giro 53 inizia a piovere per una decina di giri ed è a questo punto che l’inferno scende su Montecarlo. Prima inizia ad essere molto bagnata la zona dal tornante fino all’ingresso del tunnel, tanto che i piloti che hanno ancora le gomme da asciutto montate non riescono quasi a tenere le vetture in pista, poi la situazione peggiora sempre più e l’acqua inizia ad essere davvero tanta già dalla salita del casino, tutti decidono quindi di rientrare per cambiare con le gomme intermedie, ma i primi in classifica sono restii ed entrano ai box per ultimi, tra cui le due Ferrari che tentano la giocata di stare fuori quanto più possibile (forse sperando che la pioggia cessasse immediatamente), sfortunatamente per loro così non è ed i due piloti si ritrovano a pattinare letteralmente sulla pista uno dietro l’altro, perdendo così moltissimo tempo anche ai box per un pit stop congiunto e ravvicinato.
Nonostante le gomme intermedie le condizioni della pista sono davvero difficili e pressoché tutti i piloti commettono almeno un errore andando ad innestare un colpo di scena dietro l’altro: Max sfiora il muro in ingresso del tunnel, Sainz slitta con la monoposto alla Mirabeau alta e solamente per un miracolo non é costretto al ritiro, Hulkenberg entra per ultimo ai box ma non prima di aver stampato la sua ala anteriore sulle barriere esterne della Rascasse, e anche dopo la sosta con cui monta le full wet (primo a farlo) finisce lungo alla prima variante. Sargeant fa una prova di parcheggio al tornantino e deve inserire la retro per ripartire, Perez perde il controllo alle piscine e scardina l’adesivo dello sponsor MSC dalle barriere, Russell finisce lungo e nel rientrare colpisce Perez che fa saltare la monoposto del britannico: proprio per essere tornato in pista in maniera pericolosa gli vengono poi assegnati 5 secondi di penalità.
Nel caos che si è generato dall’arrivo in pista della pioggia ne hanno tratto vantaggio le Mercedes che, avendo pittato prima delle due Ferrari, riescono a sopravanzare in 4° e 5° posizione, proprio dietro alla due rosse di Leclerc e Sainz rispettivamente in sesta e ottava posizione (Sainz nell’aspettare così tanto a cambiare le gomme ha perso parecchie posizioni tra cui quella sul compagno e su Gasly). Nessuna variazione invece per i primi 3 alla partenza che sono riusciti a gestire al meglio la situazione e a vedersi in questo modo mantenute la loro posizioni al via.