Sollecitata dai rivali della Mercedes, la Federazione ha avviato un’indagine su Toto Wolff e sua moglie Susie, CEO della F1 Academy.
La stagione 2023 di F1 è ormai terminata, ma una nuova controversia è destinata a tenere banco durante la pausa estiva. La FIA ha infatti deciso di mettere sotto indagine Toto Wolff e la moglie Susie per un possibile conflitto d’interessi riguardante l’accesso ad informazioni che dovrebbero restare confidenziali. Nei giorni scorsi la rivista Business F1 ha rivelato che alcuni avversari della Mercedes hanno sollevato dubbi e preoccupazioni sui legami che l’austriaco possiede con personaggi di spicco all’interno della Federazione e della FOM. Il primo caso risalirebbe al 2022: Wolff avrebbe infatti ricevuto con largo anticipo le informazioni sulla violazione del budget cap da parte di Aston Martin e Red Bull grazie ad un contatto all’interno della FIA, ossia l’ex consigliere della Mercedes Shaila-Ann Rao, facendo poi trapelare la notizia sui media a Singapore. La legale, allora Segretaria Generale ad interim per il Motorsport, ha poi lasciato il ruolo nel novembre 2022.
La questione su cui sta indagando la FIA riguarda tuttavia un possibile passaggio di informazioni riservate tra Wolff e la moglie Susie, che attualmente ricopre il ruolo di CEO della F1 Academy. Trovandosi in una posizione apicale all’interno dell’organigramma della FOM, i Team Principal delle scuderie rivali temono che l’austriaco possa ricevere dalla compagna delle informazioni confidenziali, legate soprattutto al lato commerciale, adeguando così le sue strategie. Da tale conflitto d’interessi non ne guadagnerebbe solo Wolff, ma, direttamente o indirettamente, anche Liberty Media. Il CEO della Mercedes potrebbe infatti rivelare il contenuto delle riunioni a cui la FOM non è tenuta a partecipare (come i meeting tra i Team Principal o gli incontri con la FIA) alla moglie, che a sua volta potrebbe passare le informazioni a Stefano Domenicali.
Proprio il CEO della F1, in mezzo alle varie accuse rivolte a Wolff, è stato chiamato in causa dagli avversari della Mercedes. Secondo quanto riportato da Business F1, un Team Principal avrebbe dichiarato che: “Organizziamo una riunione che viene definita privata, ma poi i contenuti del meeting arrivano a Greg Maffei [il CEO di Liberty Media, ndr] perché Toto ne parla con sua moglie, che a sua volta ne parla con Stefano, che poi dice tutto a Greg. Entro trenta secondi Stefano è a conoscenza di tutto quello di cui discutiamo”. Un altro Team Principal avrebbe aggiunto che: “E’ una bomba ad orologeria, e quando scoppierà sarà un caos più grande di quello di Singapore nel 2022”. Un terzo capo di una scuderia avrebbe definito la situazione: “[…] illegale, immorale e un gigantesco conflitto d’interessi all’interno di una società pubblica.”
Le crescenti preoccupazioni esternate dagli avversari della Mercedes hanno quindi spinto il Presidente della FIA, Mohammed ben Sulayem, ad agire. I Team Principal rivali avrebbero deciso di prendere l’iniziativa dopo l’ultimo meeting privato tra i capi delle scuderie, all’interno del quale Wolff si sarebbe lasciato sfuggire alcune informazioni delle quali nessuno, se non la FOM, poteva essere a conoscenza. La Federazione ha diramato il seguente comunicato, pubblicato da Motorsport.com, nella giornata di oggi: “La FIA è a conoscenza delle speculazioni comparse sui media e che riguardano accuse di passaggio d’informazioni confidenziali da parte di un membro del personale della FOM ad un Team Principal. Il Reparto Conformità della FIA sta indagando sulla questione.”
Foto copertina: Alessandro Martellotta per Newsf1.it