Max Verstappen domina anche il Gp di Abu Dhabi, mentre alla Ferrari non basta un’altra prestazione perfetta di Charles Leclerc, per conquistare il secondo posto della classifica costruttori.

scuderia Ferrari

Il mondiale 2023 di F1 si chiude nel Gp di Abu Dhabi con la  diciannovesima vittoria del protagonista assoluto di questa stagione, Max Verstappen. Il campione del mondo si è imposto con facilità pure a Yas Marina, facendo capire agli avversari di non essere sazio, e di voler proseguire il suo dominio anche nel 2024. Alle sue spalle come a Las Vegas, Charles Leclerc, che le ha provate tutte per far superare alla Ferrari la Mercedes. Invece il Team di Brackley, grazie alla penalità di Sergio Perez ed al gradino più basso del podio di George Russell, ha difeso il secondo posto nella classifica costruttori. Dietro di loro, corsa al di sotto delle aspettative per la McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Deludono Lewis Hamilton nono, e Carlos Sainz ritirato che oltre a perdere il duello per il quarto posto della classifica piloti con Leclerc, non è riuscito ad aiutare la Ferrari a diventare vice campione del mondo. Andiamo a vedere dai grafici del Gp di Abu Dhabi, i motivi della prestazione delle due facce delle Rosse.

Il primo stint è stato il replay della gara di Las Vegas. Leclerc prova al via e nel primo giro ad attaccare Verstappen, che gli chiude la porta e prende la testa della corsa. Come la scorsa settimana, l’olandese non riesce a staccare Leclerc, con la SF-23 che con le medie ha lo stesso passo e degrado gomme della Red Bull. Questo consente al monegasco di allungare il suo stint, e nei confronti delle McLaren che rispetto alle previsioni della vigilia non hanno avuto un ritmo migliore della Ferrari. Invece Norris perde contatto, e Piastri dopo una grande difesa, deve arrendersi a Russell. Se la Mercedes n.63, sembra confermare che la W14 è più una vettura da corsa che da giro secco, la stessa cosa non la dimostra Hamilton che fatica a rimontare, così come Sainz. Lo spagnolo a sorpresa con la Hard, non ha lo stesso ritmo che aveva nelle FP3 con le medie, e non riesce ad avvicinarsi ad Hamilton.

Al pit stop tutti i piloti montano la Hard, e come visto a Las Vegas ed in tutta la stagione,  la SF-23 non ha lo stesso passo che aveva con le medie, mentre la RB19 vola. La conseguenza è che, Leclerc prende quattro decimi al giro da Verstappen nel secondo stint, e Russell e Norris girano sul suo stesso ritmo. La superiorità della Red Bull con le Hard  fa sì che Perez con il secondo passo nella parte centrale della gara, torni in corsa per il podio. In difficoltà Piastri che perde contatto dalla top five, Hamilton e Sainz che come in tutto il week end non hanno la velocità dei compagni di squadra.

Le gerarchie non cambiano nel terzo stint. Proprio un Sainz senza passo, e l’ennesima strategia sbagliata, lasciandolo in pista il più possibile dalla Ferrari, nella speranza di una virtual o safety car, fanno tentare il tutto per tutto a Leclerc. Infatti dopo la penalità di cinque secondi per il contatto con Norris, sembra far svanire le prossimità che Perez arrivi davanti a Russell. Allora Leclerc si trasforma in stratega, e decide di concedere il DRS a Perez, ma la sua ennesima magia non servirà, perchè Russell per  un secondo difende il terzo posto.

Dal grafico del passo gara complessivo del Gp di Abu Dhabi, possiamo vedere come Red Bull e Ferrari siano state ancora vicine, e la SF-23 seppur non in campionato, a Yas Marina è stata nuovamente seconda forza. Prestazione che insieme alla vittoria di Sainz a Singapore, al Leclerc del finale di stagione, e al lavoro di ricostruzione della squadra di Vasseur, danno qualche speranza alla Rossa, di essere l’avversaria di Verstappen nel 2024.  Invece tanto lavoro da fare in Mercedes con troppi alti e bassi quest’anno, mentre la McLaren per il lavoro fatto da Silverstone in poi, insieme alla Scuderia di Maranello, si candida a dare del filo da torcere alla Red Bull nella prossima stagione.

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