Un altro appuntamento di formula pneumatici è passato.

Sembrerebbe cosi, per lo meno.

Ancora si pone il problema di quanto le auto possano spingere, e la gara si trasforma in una lenta processione dove di colpi di scena non c’è ne possono essere, pena la retrocessione per necessità di cambio gomme.

La tecnica ad oggi è questa, e non voglio essere l’artefice dell’ennesima lamentela, perché mi piace ancora vedere la formula 1.

Purtroppo, però, mi piace cosi tanto da segnalare il punto critico.

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Al giro in cui veniva comunicato a Leclerc che tutti erano sul piano di 1 strategia, ho mollato nuovamente la speranza e ho di nuovo accettato di vedere questo lungo treno arrivare al traguardo senza grandi stupori.

Il problema qui, è forse che si sta esasperando troppo l’aspetto dei consumi e, penso, nemmeno a ragion veduta.

È molto probabilmente inutile che la F1 si convinca di essere uno sposrt a basso impatto. Non è un treno d gomme in più che può fare la differenza come non è il fatto che brucino circa 1 litro per ogni 3,5 km di percorso.

Se dovessero rivoluzionare il sistema per apparire realmente ecologici, ci sarebbe ben di più da rivedere, e probabilmente dovrebbe convertirsi in una sorta di formula E (di cui la sostenibilità è tutta da verificare).

Il fatto è che il pubblico, questa incomprensione sul dove vuol puntare il circus, la percepisce. Non continuano a vedere le gare perché sempre più green, anzi…con sempre maggiori appuntamenti attorno al mondo, il risparmio in litri di benzina e gomme è cosa da poco.

Si considera probabilmente ancora il campionato come qualcosa di avvincente e io personalmente, lo guardo sempre con la speranza di vedere una bella gara.

Anche inquinando di più, perché si inquina di più rispetto a quando di GP se ne contavano meno di 20, non è vero che la gente rimane affezionata ai motori endotermici. Le auto elettriche sono in forte espansione in tutto il mondo e questo vale tanto per la Cina quanto per gli stati uniti e l’Europa. Non sarà la F1, a rafforzare questo fenomeno perché ci sono driver ben più forti.

Parliamo di:

  •  Incentivi statali
  • Costo minore dell’energia (non in Italia)
  • Costo minore della manutenzione
  • Costo di acquisto sempre piu basso
  • Efficienza delle batterie in crescita
  • Preoccupazione per il riscaldamento climatico
  • Arrivo di nuove vetture sul mercato molto accattivanti (negli anni le auto elettriche facevano veramente schif…)

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Sicuramente non il numero di pneumatici consumati in una gara di f1. Se serve solo ed unicamente come spettacolo, e se un continuo e morboso tentativo di cambiare le cose non sarà ciò che legherà gli appassionati a questo sport, allora tanto vale concedere un treno di gomme in più per la gara.

Le soluzioni sono molte e di svariati tipi e non includono aggiungere 20 pneumatici ad ogni appuntamento. 1 solo kit in più per ogni appuntamento, vincolato al solo utilizzo durante la gara, può di certo essere un buon equilibrio. In fondo ci dobbiamo sorbire competizioni drogate dall’uso smodato del DRS, perché non introdurre una nuova regola che possa rendere lo spettacolo più…vero.

Queste le mie considerazioni a riguardo…ai tecnici la scelta finale.

A proposito dell'autore

Laureato in ingegneria magistrale aerospaziale, opero nel campo dell'ingegneria per l'automobilismo da tempo, sono giornalista sportivo da 3 anni, e sono appassionato di tecnica e aerodinamica! contattami per qualsiasi richiesta o parere per condividere assieme il nostro interesse verso le competizioni motoristiche!

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