Dopo mesi di contrattazione, lo scorso martedì F1 e Pirelli hanno deciso di continuare la loro partnership fino al 2027. La decisione è stata presa dopo aver valutato anche la proposta di Bridgestone, suo unico principale rivale. Fino a questo momento, il desiderio di Bridgestone di tornare in F1, dopo aver partecipato al circus dal 1997 al 2010, era rimasto nascosto.

Stando ad una recente dichiarazione rilasciata a seguito della conferma di Pirelli, Bridgestone ammette che sta seriamente tenendo in considerazione il ritorno in F1. Ciò, sempre secondo la dichiarazione, specialmente per rafforzare le sue attività legate al motorsport. Oltre a ciò, l’azienda ritiene che alcune delle tecnologie utilizzate nei suoi prodotti siano perfette per i Gran Premi.

“Mentre Bridgestone celebra il 60° anniversario delle sue attività legate al motorsport nel 2023, l’azienda continua a sostenere il motorsport premium globale sostenibile. La Formula 1 rappresenta la piattaforma globale di motorsport più prestigiosa al mondo. Bridgestone ha studiato la Formula 1 come una delle varie opzioni per supportare la sua strategia di motorsport premium globale sostenibile. Bridgestone ha sinceramente e costantemente comunicato con la FIA e il Formula One Group (FOG) riguardo al prossimo periodo di gara d’appalto per gli pneumatici in Formula 1 e ha proposto iniziative avanzate di tecnologia e sostenibilità.”

L’area di maggiore potenziale per Bridgestone sarebbe stata probabilmente l’applicazione della sua innovativa tecnologia degli pneumatici stradali Enliten alle corse di Formula 1.

Il processo costruttivo degli pneumatici, che comporta l’ampio utilizzo di materiali riciclati, contribuisce alla creazione di pneumatici da strada circa il 20% più leggeri rispetto ai precedenti. Grazie a ciò, il rotolamento diminuisce, e migliorano il consumo di carburante e la maneggevolezza dell’auto. Queste gomme sono inoltre molto sostenibili: oltre il 63% dei componenti sono riciclati e i prodotti sono molto più leggeri.

Shuichi Ishibashi, Membro del Consiglio, Global CEO e Rappresentante Ufficiale Esecutivo presso la Bridgestone Corporation, ha dichiarato che il feedback ricevuto da F1 e FIA li ha incoraggiati a sviluppare la loro tecnologia, nonostante non abbiano ottenuto la partnership in questo momento.

“E sebbene Bridgestone non possa sostenere la Formula 1 in questo momento, il processo ha ricevuto un riconoscimento positivo dalla FIA e dal Formula One Group (FOG) ed ha rafforzato il valore creato dalla tecnologia innovativa avanzata di Bridgestone, comprese le iniziative di sostenibilità lungo tutta la catena del valore e la ‘Personalizzazione Suprema’ della sua nuova tecnologia ENLITEN®, che può essere adattata in base alle esigenze delle diverse condizioni di garaha affermato. “Allo stesso modo, Bridgestone continuerà a spingere con passione la sua tecnologia e l’innovazione attraverso il laboratorio mobile e la pista di prova che il motorsport offre, rafforzando il suo impegno per le attività sostenibili di motorsport premium globale”.

“Infine, attraverso il motorsport, Bridgestone si impegnerà a raggiungere il suo impegno aziendale per l’Emozione: impegnata a ispirare eccitazione e diffondere gioia nel mondo della mobilità, come descritto nel suo impegno Bridgestone E8. Attraverso i suoi sforzi continui, Bridgestone promuoverà una maggiore passione per il motorsport. Genererà emozioni ed empatia e promuoverà la co-creazione per un futuro sostenibile insieme a molti partner.”

Il contratto tra F1 e Pirelli scade nel 2027, con l’opzione di estenderlo per un ulteriore anno. Al momento, girano voci sul fatto che questa potrebbe essere l’ultima partnership tra queste due aziende. Questo perchè Pirelli potrebbe ritenere di aver raggiunto i suoi obiettivi di marketing e tecnologia dal suo ritorno in F1 nel 2011.

Ovviamente, un’uscita di Pirelli nel 2028/2029 sarebbe un ottima occasione per il ritorno in pista per Bridgestone.

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