La Red Bull ha sospeso la dipendente al centro delle accuse mosse contro il team principal di Formula 1 Christian Horner, a seguito dei risultati della sua recente indagine. La decisione della Red Bull di sospendere il membro dello staff aggiunge un’ulteriore svolta alla trama che ha attanagliato la F1 nelle ultime settimane.
Horner ha dovuto affrontare un tumulto emotivo da quando la questione è emersa per la prima volta all’inizio di questa settimana, e ha dovuto sopportare un fine settimana impegnativo in Bahrein con l’attenzione del mondo focalizzata su ogni sua mossa. La sua situazione non è stata aiutata quando, appena 24 ore dopo essere stato scagionato dall’accusa da parte della Red Bull, una fonte anonima ha inviato via e-mail le presunte prove del caso al personale senior della F1, compresi i capi squadra e i media.
Horner si è trovato anche a ricevere forti critiche da parte di Jos Verstappen, padre di Max, dopo il GP del Bahrein, quando l’olandese si è espresso sui media contro di lui.
Finora Horner non ha parlato apertamente della questione, ma gli attacchi pubblici nei suoi confronti hanno alimentato il sospetto di una cospirazione volta a farlo cadere per ragioni non specificate.
In Bahrain, Horner ha ricevuto un chiaro sostegno da parte del proprietario di maggioranza tailandese della Red Bull, Chalerm Yoovidhya. La coppia è stata fotografata sulla griglia prima della gara ed entrambi hanno festeggiato la vittoria di Verstappen nel parco chiuso.
Si prevede che l’amministratore delegato della Red Bull, Oliver Mintzlaff, parteciperà al Gran Premio di Formula 1 dell’Arabia Saudita di questo fine settimana, e sarà interessante vedere se sceglierà di commentare la questione tra le speculazioni secondo cui ci sarebbe stato disagio da parte della parte austriaca della società riguardo al questione.
Finora, la Red Bull non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul motivo della sospensione della dipendente, né sulle possibili conseguenze per Horner. Il team ha solo confermato che la questione è stata gestita internamente e che non avrebbe influenzato le sue operazioni in pista. Tuttavia, la vicenda potrebbe avere ripercussioni sul morale e sulla reputazione del team, che sta lottando per il titolo mondiale contro la Mercedes. Fonte Autosport.com
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