Sedicesimo uno, diciassettesimo l’altro. Non è che le posizioni di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou nella griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 del Bahrein avessero fatto tirar fuori dal cassetto alla Sauber la bandiera dell’illusione di un buon rendimento. Chi deve maggiormente recriminare è il driver cinese, giunto all’undicesimo posto a ridosso della zona punti e in miglioramento rispetto alla sedicesima piazza di due mesi fa.

Per Bottas, invece, è stata nottefonda. Il finlandese ha quasi chiuso la fila finendo diciannovesimo (lo scorso anno giunse ottavo, quindi in zona punti) avanti al solo Logan Sargeant con una Williams che non ne voleva proprio sapere di essere sua alleata lungo il tracciato. Insomma, una Sauber da rivedere. Ma non tutto è da mandare al macero da Sakhir e quindi la cartolina, qualche immagine colorata la riserva.

“Oggi – ha dichiarato Zhou al termine della gara – abbiamo fatto il massimo, sono felice di avere avuto la possibilità di lottare per i punti dopo una gara pulita con una buona partenza, sono riuscito a recuperare un po’ di posizioni, lottare con le Aston Martin senza danneggiare le gomme è stato però difficile, sono riuscito per fortuna a difendermi da Magnussen (Haas, ndr) e il resto della griglia dietro di me, abbiamo fatto progressi, la squadra ha lavorato sodo per ottimizzare il setup”. Ma si dice fiducioso sul fatto che il secondo capitolo del libro del mondiale 2024 potrà essere scritto con la biro dei primi punti.

Ottimismo sfodera anche Bottas che derubrica il Gran Premio di Sakhir a semplice giornata storta. “La partenza è stata buona – ha dichiarato – ma sono stato coinvolto in un incidente tra Hulkenberg e Stroll e ho riportato danni all’ala anteriore per cui ho perso posizioni, poi c’è stato un problema di pit stop all’anteriore sinistra che mi ha fatto perdere ancora più tempo, spero che non sarà così per tutta la stagione, ma il nostro passo era decisamente migliore di quello dei nostri avversari e lo ha dimostrato Zhou che è quasi finito a punti, la vettura è migliore dell’anno scorso”.

Se Bottas possieda doti profetiche beneaugurali, lo dirà l’appuntamento di Jeddah.

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