IL CIRCUITO DEL GP DI RUSSIA
Il circuito del GP di Russia, a Sochi, campo di battaglia per il 10° appuntamento del campionato di Formula 1 202, si mostra ostico e di difficile interpretazione. Molti cambi di direzione a 90° gradi e molti rettilinei lunghissimi si alternano lungo tutto il percorso e creano confusione tra le scelte di settaggio che i team dovranno affrontare. La domanda è: Prediligere la deportanza o difendersi dagli avversari riducendo il carico aerodinamico sui due lunghissimi rettilinei? La decisione non è semplice e come sempre ci aiutiamo con i fatti e con i numeri per cercare una risposta più precisa.I DATI DEL CIRCUITO
La velocità media in curva è di 148kmh. Il tempo dedicato da parte dei piloti ad affrontare i cambi di direzione è di 44 secondi su un totale di 93. La percentuale di tempo che interessa le vetture durante i tratti curvilinei Sale di conseguenza al 47% e risulta seconda solo a quella del circuito di Singapore, dove la necessità di deportanza era elevatissima. (48%)ESEMPI
Per esempio, già dal 2017 Mercedes e Ferrari hanno sposato la precedente filosofia mostrando profili alari posteriori particolarmente scarichi. Avvantaggiarsi sul dritto per perdere una parte di efficacia in curva. Del resto, gli avversari hanno meno facilità a sopravanzare nel tratto stretto.
Anche nel 2019, il trend delle squadre di provare a tenere alte le incidenze si è confermato. Ricordare infatti che, anche se quella nella foto è la Mercedes, nel 2019 partiva dietro alle Ferrari e quindi poteva sfruttarne la scia.
Infatti, un altro motivo potrebbe essere legato a quanto affermato sulla scia: solo il primo non avrà a disposizione questo utile fenomeno fisico, al contrario di tutti gli accodati che invece sapranno di poter sfruttare questa preziosa agevolazione. Aumentare la resistenza aerodinamica per privilegiare la parte guidata della pista, sapendo che le altre vetture forniranno un aiuto in termini di potenza “virtuale” ottenibile dal gioco delle scie, potrebbe indurre i team a scegliere profili con carico maggiore.
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