F1 – A Melbourne sono arrivate alcune novità. E il risultato si è visto nel fatto che Yuki Tsunoda è finito in zona punti con il decimo posto. Vi è voglia di pensare positivo, nell’Alpha Tauri, per il prosieguo del Campionato del Mondo di Formula Uno.

Lo si capisce benissimo dalle parole del direttore tecnico Jody Egginton che illustra per filo e per segno lungo l’intervista rilasciata a “Motor Sport” le novità introdotte. Prima fra tutte un fondo nuovo di zecca portato in Australia : “anche se – dice Egginton – non sono sicuro se sia giusto definirlo come un grande cambiamento e preferirei parlare di tantissimi piccoli aggiornamenti, a cominciare dal disegno del pavimento che permette una diversa manipolazione del flusso che dai lati della scocca scende verso il fondo”.

Il lavoro della scuderia faentina si è concentrato anche sulla necessità, aggiunge Egginton, di “ridurre le perdite dovute alla gomma posteriore” per “un flusso disordinato causato dallo pneumatico che condiziona molto le prestazioni del diffusore”. E’, questo, a suo avviso, uno dei cinque o sei passi in avanti che la scuderia vorrebbe compiere da qui a fine stagione.

“Ci sono due aspetti – prosegue- che devono essere considerati, l’aumento del carico che può valere fino a un paio di decimi ma anche il miglioramento dell’andamento del flusso sul fondo, abbiamo riscontrato una buona correlazione dei dati per cui ora possiamo lavorare per sviluppare le pance e incrementare l’energia di certi vortici. Di per sè si tratta di un aggiornamento che rende più sane le strutture del flusso”.

Egginton annuncia che la prossima miglioria sarà introdotta, per così dire, in casa, ovvero nel Gran Premio dell’Emilia Romagna a Imola. “Ma prima – spiega- avremo alcune novità in arrivo a Bakù di parti che non erano ancora state portate in pista e anche alcuni pezzi a Miami. Quindi ci saranno cose visibili quasi a ogni evento. Abbiamo adottato una strategia abbastanza diversa rispetto allo scorso anno”. La strada percorsa quest’anno dall’Alpha Tauri è stata invece quella di spalmare le novità su un raggio temporale più ampio. “Stiamo cercando di risolvere i nostri problemi – prosegue – al momento alle basse velocità dove non abbiamo abbastanza carico aerodinamico”.

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