In ventuno Gran Premi finiti in archivio, gli è finito dietro in diciassette occasioni. Lance Stroll ha sempre dovuto accodarsi al compagno di squadra bititolato Fernando Alonso. A Las Vegas, però, è riuscito a tenersi dietro il più blasonato asturiano per la quarta volta nella stagione. Gli era già accaduto in Spagna, a Austin e in Messico.

Non è stato facile, per il pilota canadese, doversi confrontare per un anno intero con uno dei mostri sacri del Circus. Questo anche se tra i due sembra sia sempre regnata una discreta armonia, tutt’altro che scontata tra piloti di uno stesso team nel mondo del circus.

Ma il suo lo ha sempre fatto, tra alti e bassi e, tolti tre ritiri in Arabia Saudita, Montecarlo e Giappone e una mancata partenza a Singapore, il venticinquenne di Montreal non pare avere demeritato. Il decimo posto in graduatoria e le undici zone punti messe in cassaforte lo documentano a dovere.

E forse i complimenti più belli a lui pervenuti sono proprio quelli di Alonso: “grande gara di Lance” ha scritto su ics. Prova del fatto che rivali , certamente, lo sono ma in un clima di reciproco rispetto. L’asturiano, nonostante il nono posto che lo ha tenuto ben lontano, in quest’occasione, dalla zona podio, guarda oltre e parla di grandi meriti del team, Meriti che, ha concluso, “serviranno per il lavoro del prossimo anno”.

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