Sebastian Vettel ammette di aver fallito in Ferrari, e di essere dispiaciuto per non aver difeso il record di titoli di Michael Schumacher ormai messo nel mirino da Lewis Hamilton.

Alla vigilia della terza gara del mondiale, era molta attesa l’intervista di Vettel rilasciata a Martin Brundle in cui si pensava avrebbe rivelato la sua prossima squadra, invece ha parlato di Schumacher e del suo addio alla Ferrari.

Vettel FerrariA Sky Sports, il quattro volte campione del mondo ha dichiarato di essere sempre stato consapevole di non poter aprire un ciclo come il connazionale, con la Scuderia di Maranello. “Ero abbastanza realista da sapere che non volevo ripercorrere le orme di Michael letteralmente, perché credo che sia il migliore di sempre”.

Vettel ha confessato che il suo obiettivo era rallentare la rincorsa di Hamilton verso i sette mondiali di Schumy. “Speravo di togliere qualche titolo a Lewis, così che il record di Michael durasse un po’ più a lungo. Adesso purtroppo siamo fuori portata per cercare di fermarlo“.

Il tedesco aggiunge di sapere cosa non ha funzionato nel binomio con la Ferrari. “Io volevo comunque raggiungere questo traguardo più per me stesso che per Michael, è un peccato che non abbia funzionato, ma io credo di essere vecchio e maturo abbastanza per capire il perché, vedere le ragioni e passare oltre. Questa è la verità”.

Nessun pentimento da parte di Vettel, per aver scelto di lasciare la Red Bull nel 2015. “La Ferrari è sempre stata un mio sogno. Non voglio dire che mi fossi fatto il lavaggio del cervello, ma sono sempre stato ispirato dalla mia infanzia, da Michael nella vettura rossa. Si tratta di un marchio affascinante”.

Infine Vettel non ha problemi ad ammettere di aver fallito con la Ferrari. “Credo che fossi attratto per le giuste ragioni da questa splendida donna con la chioma rossa che mi mostrava interesse, e guardandoci indietro il nostro obiettivo, il mio obiettivo, era di vincere il campionato e non l’abbiamo raggiunto. Quindi sotto questo aspetto abbiamo fallito, ma abbiamo comunque avuto dei begli anni, con momenti speciali e belle gare, quindi non lo rimpiango”.

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