F1 Alpine – Era partito dall’ottava fila con il sedicesimo tempo. E, quindi, le premesse da cui era partito non sembravano proprio le migliori. Ma Esteban Ocon ha , tra le sue caratteristiche, quella di credere enormemente in se stesso e nelle sue potenzialità. E, lungi dal tenersi per sè quest’autoconcezione, l’ha voluta rivelare urbi et orbi ottenendo il quarto posto e sfiorando quel podio che ha ottenuto quest’anno soltanto a Montecarlo (terza piazza).
Il paradosso Alpine ha anche un altro volto: l’undicesimo posto di Pierre Gasly che era partito dalla quarta piazza e non è riuscito a capitalizzare quanto si era costruito con merito in fase di qualificazione. Non vi fosse stato il ritiro ad Austin, Esteban il determinato avrebbe messo la sesta tacca consecutiva in zona punti. Ma cinque gare tra i primi dieci sulle ultime sei restano comunque uno score di tutto pregio.
La sua galleria d’arte motoristica comprende complessivamente dodici quadri dal titolo “respiro di punti”. Che sono, nell’ordine, l’ottavo posto in Arabia Saudita, il nono a Miami, il terzo a Montecarlo, l’ottavo in Spagna, Canada e Belgio, il decimo in Olanda, il nono in Giappone, il settimo in Qatar, il decimo in Messico e Brasile sino al quarto nella terra di roulette e slot machine.
Logico, quindi, che nel post gara, abbia intonato il gaudemus. “Voglio ringraziare la squadra per questo grande risultato in Formula 1 e la straordinaria rimonta- ha sottolineato – la partenza è stata caotica ma siamo riusciti a stare fuori dai guai e guadagnare otto posizioni nel primo giro, dopodichè bisognava rimanere pazienti , fare una gara pulita e gestire le gomme, era questa la chiave, ho fatto dei bei sorpassi sino al quarto posto, è un grandissimo risultato specialmente per come mi sentivo dopo le qualifiche”.
Esteban il gaudente, adesso, si mette nell’argenteria il quarto posto accumulato e concentra tutte le sue energie positive su Abu Dhabi dove ci terrebbe tanto a riassaporare almeno quel terzo posto che così tanto gli piacque a Monaco.