RACING POINT – REVIEW DI FINE ANNO

In generale, a noi di NewsF1 non piace assolutamente fare previsioni basate sul nulla. Non ci piacciono i sentito dire e quindi cerchiamo sempre di astenerci quando una notizia non è chiara o confermata. Questa volta potrebbe fare eccezione ma, anche se faremo alcune supposizioni sulla futura Racing Point, L’Aston Martin, il nostro passato lascia intendere al lettore che cercheremo di farlo comunque considerando unicamente fatti verificabili.

Questo perché, chiaramente, della nuova squadra che sarà, si può davvero sapere poco e l’unica cosa che si può pensare di fare è un sano lavoro di deduzione logica.

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Cominciamo quindi considerando che tutto ciò che diremo di seguito è unicamente frutto di nostri ragionamenti interni. Potrebbe non coincidere con la realtà che vedremo durante la presentazione delle vetture.

LA SQUADRA

La Racing Point ha un passato anche abbastanza noto a questo punto. La sua nascita deriva dalle ceneri della Force India: macchina che ha comunque saputo dimostrare un suo certo carattere.

I tecnici e quindi le conoscenze sono sempre state un punto centrale della squadra. Il team si è sempre dimostrato in crescita. Sin dal suo esordio le posizioni in classifica costruttori sono sempre cresciute, partendo da ultima fino a 4° nel suo ultimo anno completamente attivo, il 2017.

Da quel momento è diventata Racing Point e forte di una collaborazione stretta con Mercedes, prima unicamente per i motori e poi…be, insomma, lo sappiamo bene tutti…anche per consulenza aerodinamica, non ha mancato ancora di stupire. Conferma anche nel 2020 la quarta posizione, rendendosi una delle squadre con la crescita in classifica più protratta nel tempo e più costante. Non è così per esempio per haas, Alfa Romeo-Sauber o la Williams.

LA MACCHINA

La vettura è particolarmente sofistica e questo anche perché nella prima parte del 2020 è sembrato proprio che la collaborazione con Mercedes fosse stata un po’ troppo spinta.

Ad oggi la monoposto sembra essere una delle meglio dotate sotto molti punti di vista:

  • Sistema propulsivo.
  • Bilanciamento generale.
  • aerodinamica

Soprattutto l’aspetto aerodinamico mi ha colpito, perché sull’auto ci sono tutti quegli accorgimenti che nel prossimo anno potrebbero aiutare a recuperare terreno.

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Innanzi tutto delle pance laterali “a spiovente” ovvero capaci di indirizzare il flusso verso il basso: il fondo piatto e il diffusore. Questo genera sicuramente molta deportanza aggiuntiva rispetto a pance più tradizionali, in un’area dove ci saranno molti tagli previsti da regolamento. Nel 2021, il fondo piatto e il diffusore stessi saranno ridotti in estensione e, quindi, partire con un certo surplus di deportanza aiuta certamente.

 

All’anteriore, tutti i concetti vincenti Mercedes sono qui emulati (e vorrei ben vedere):

  • Cucchiaio anteriore per l’aumento di deportanza sotto il musetto (di fatto un piccolo fondo piatto).
  • Musetto stretto. L’anno prima era tra i più larghi e quindi si vede subito il netto passo in avanti fornito da Mercedes nel 2020.
  • Poco Out-wash (abbiamo già sempre detto quanto non sembra essere una buona scelta utilizzare tanto out-wash)
  • Le prese d’aria sono pure di estensione minore rispetto alla Mercedes 2019, e questo indicherebbe che la macchina in rosa si trascina dietro soluzioni non poi cosi vecchie. Avevano a disposizione gran parte degli studi previsti già per il 2020 in Mercedes. Come dire: non è che sia una versione depotenziata della attuale W11.

Come si dice, a pensare Male si fa peccato, ma sembrerebbe che qualcuno sapesse già di Aston Martin in pieno 2019 e avesse già ipotizzato un piano per farla partire da un gradino privilegiato. Di fatto, ad oggi, nel garage del costruttore inglese sta entrando una vera e autentica Mercedes, garantendo un gradino enorme nelle conoscenze tecniche iniziali del nuovo team.

IL FUTURO DELLA RACING POINT

Del resto, la chiave di lettura della futura squadra è tutto qui, credo.

Il futuro della neo arrivata sarà buono fin dall’inizio probabilmente. In un colpo solo hanno superato molti avversari nella creazione della conoscenza tecnica necessaria a creare una grande macchina e questo perché i disegni gli sono arrivati da fuori. Ora, vero che la Mercedes del 2021 sarà un evoluzione del 2020 e quindi ci si aspetta che sia anche più veloce.

Vero anche, però, che in un solo anno non si riesce a stravolgere un progetto e di conseguenza, la Mercedes 2021 non sarà che una evoluzione di quella precedente. Quindi, non sarà che una evoluzione della Racing Point 2020.

Detto in questo modo, in conclusione, Aston Martin sembra partire con le migliori premesse aerodinamiche, come se poi loro non fossero capaci. Basta vedere la Valkirye per capire quanto anche questa casa inglese sia capace a gestire i flussi.

CONCLUSIONI SUL’ATTUALE RACING POINT

L’unico dubbio che non riesco proprio a togliermi dalla testa è l’aspetto piloti. Non troppo perché potrebbero essere rivali. Vettel contro Stroll mi sembra abbastanza impari come duello. Quel che mi lascia dubbioso è più il passato di entrambi.

  • Vettel arriva da due campionati e mezzo disastrosi. Pieni di errori e ansie da prestazione. L’ho detto e lo ripeto, con un pilota in forma, la Ferrari adesso avrebbe ben altre posizioni in classifica finale. Riuscirà il tedesco a liberarsi da questi spettri?
  • Stroll poi è sempre stato messo in riga dal suo compagno Perez. Il confronto finale è imbarazzante: 125 punti contro 75. Un abisso.

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Una macchina ottima con un team di lustro rischia di partire zoppo non per la tecnica, che c’è sicuramente e addirittura avanza. Tutto il progetto potrebbe risultare in bilico fin da subito per via dei piloti.

Vettel in cerca di riscatto anche se, sue dichiarazioni, va in Aston Martin per curiosità, non rivincita…Stroll che intanto chi lo sposterà mai da quel sedile.

Insomma, c’è la voglia di vincere?

A presto dall’ing. Alberto Aimar.

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