INTRODUZIONE AL CONFRONTO ALPHA TAURI REDBULL

Serve analizzare tecnicamente le macchine della RedBull e della Alpha Tauri per capire chi tra Gasly e Albon sia veramente il migliore. Entrambi giovani ed entrambi volenterosi e desiderosi di approdare per lungo tempo alla RedBull, non mostrano comunque le stesse caratteristiche e, in fondo, un solo sedile è disponibile.

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Nonostante la vettura, al momento Gasly è appena dietro ad Albon; 1 solo punto li separa. Anche se non siamo noi a poter decidere sul suo futuro, vogliamo capire la differenza tecnica delle due macchine per stabilire una volta per tutte il livello dei due piloti.

IL SIDEWASH ALPHA TAURI

Direi che di quest’anno un grafico mi ha particolarmente stupito rispetto a tutti gli altri realizzati: la classifica dei costruttori considerando le vetture e il loro livello di sidewash.

Anche se era stata costruita ai tempi del gp di Sochi, la tabella è ancora completamente valida per rappresentare il concetto in discussione.

La RedBull ha una maggiore deportanza sull’ala frontale e questo deve voler dire molto. Ora: si può anche pensare che Albon sia un pilota alla “Kimi”, ovvero che preferisce il sottosterzo ( di cui la Alpha Tauri è sicuramente maggiormente dotata), ma le cose non tornano. Intanto perché direi che è raro essere come Kimi, e poi perché allora il suo passaggio in Alpha Tauri sarebbe un doppio giovamento: per entrambi i piloti.

Ad ogni modo, al momento la RedBull gode di assai maggiore direzionalità della macchina satellite italiana e questo è un dato di fatto indipendente da quanto questo piaccia al pilota che la guida.

IL MUSETTO

In termini di resistenza aerodinamica, di nuovo, la Red Bull vince a mani basse e per due principali motivi:

  • Presenza di un musetto assai più sottile: minore impatto e sforzo con il flusso d’aria.

  • Presenza di raddrizzatori di flusso per ridurre i vortici attorno al musetto.

Ricordiamo che questi vortici si generano per via delle differenze di pressione attorno alle auto. L’aria tende ad aggirare un bordo per dirigersi verso aree a minore pressione. Aggirando l’ostacolo, di fatto genera un moto vorticoso che ruba energia alla macchina e danneggia la linearità della corrente fluida, per altro molto utile attorno ai profili deportanti.

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La RedBull riesce efficacemente a ridurli mentre gli stessi dispositivi non sono presenti sulla Alpha tauri.

PILONI DELL’ALETTONE POSTERIORE

Fino ad ora lo abbiamo notato, e questi piloni posteriori lo confermano, la RedBull mostra una più approfondita conoscenza dell’aerodinamica. Non a caso c’è Newey in squadra. La bianca italiana di certo è un’auto di livello, ma mostra certe carenze di dettagli. Il livello della comprensione e del concepimento di una corrente fluida ottimale è assai più strutturato nella casa madre austriaca.

Lo vediamo da ogni piccolo particolare: anche i piloni mostrano feritoie e passaggi per accelerare o rallentare l’aria nella corretta posizione, esattamente dove serve. Chiaramente non si notano gli stessi particolari sulla AlphaTauri. Non è il singolo dettaglio che fa la differenza tra una macchina e l’altra, ma se ogni componente è progettato con maggiore astuzia e finezza, alla fine il risultato è sicuramente migliore.

per altro, l’utilità dei piloni posteriori, e quindi di tutte le loro caratteristiche di fino, l’abbiamo discussa al seguente link

CONCLUSIONI SULLA ALPHA TAURI…E SU GASLY

Intanto inizio le mie conclusioni dicendo una cosa tanto banale quanto fondamentale: tutto questo confronto viene svolto a parità di motore e pneumatici. Lo so, sembra qualcosa di scontato, ma stiamo vedendo con la Ferrari quanto comprendere questi aspetti sia necessario. Nella formula 1 di oggi, con cosi tante mescole, configurazioni sospensive, unità ibride e elementi digitali, l’aerodinamica non fa più l’80% del risultato.

Le macchine sono diventate complesse e, anche se la gestione dei flussi è ottimale, la percentuale di contributo dell’aria attorno all’auto non supera probabilmente il 50/60 %.

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In tal senso, dare per buona una parte di entrambe le vetture a confronto che si attesti fino al 40/50% toglie già un sacco di variabili di mezzo. Le due macchine ora discusse, per motore e gomme, sono uguali. Bene.

L’accuratezza aerodinamica della RedBull invece supera enormemente quella della A.Tauri. è innegabile. Avere molte più idee, aerodinamicamente parlando, aiuta anche nelle regolazioni e nel cercare soluzioni ad hoc gara dopo gara. Questo per il semplice fatto di capire meglio i flussi e quindi poter realizzare soluzioni ottimizzate per ogni gran premio. Se non conosci perfettamente il flusso e quindi non sai come gestirlo, questo diventa impossibile. “Non puoi sapere quello che non sai”.

Inoltre, moltissimi componenti di concezione differente, tra i quali gli esempi che ho illustrato in precedenza, permetto un funzionamento della macchina letteralmente differente. Nella fattispecie, chiaramente, migliore. Si veda l’alettone frontale senza sidewash.

Da questo punto di vista, Albon dovrebbe avere vita facilitata. Eppure, Gasly ha pure vinto a Monza e ha gli stessi punti del Tailandese. Forse, dico forse, analizzando la tecnica, il francese meriterebbe una chance in più il prossimo anno.

A presto dall’ing. Alberto Aimar.

 

 

 

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