Christian Horner ribadisce la sua perplessità in merito al funzionamento del budget cap, ed ad attaccare la Ferrari e la Fia.
A pochi giorni dalla votazione sulla proposta di Ross Brawn, Horner ancora una volta, afferma di non essere convinto che il budget cap possa far diminuire i costi in Formula 1, e pensa sia una manovra di alcune squadre per ridurre il gap dai top team.
Horner, che nelle scorse settimane aveva fatto delle proposte alternative, tra le quali il ritorno alle auto clienti, critica sul The Telegraph la richiesta di Zak Brown di portare il budget cap a 100 milioni di dollari.
“Le richieste di un ulteriore abbassamento, sono basate sull’opportunismo. In questo periodo storico, tutti spenderanno ciò che possono permettersi. È come un pallone: se lo schiacci, l’aria andrà da qualche altra parte”
Il manager inglese, è sicuro che sia impossibile verificare il budget cap di alcune squadre. “Si tratta di un falso risparmio, e sarà impossibile da controllare perchè ogni compagnia è diversa. La Ferrari ha un bilancio unico per le sue attività, tra vetture stradali e F1. Come diamine sarà possibile scorporarlo?”.
Proprio con la scuderia di Maranello, dopo essere stato alleato di Mattia Binotto contro le piccole squadre, torna a polemizzare per l’accordo segretato con la Fia.
We've netted another huge name for this Sunday's #VirtualGP thanks to @puma! 💪⚽️ @ManCity goal scoring machine @aguerosergiokun is ready to race! 🤟🏁 #F1 pic.twitter.com/VHSqfCmheb
— Aston Martin Red Bull Racing (@redbullracing) May 7, 2020
Horner fa capire che per la Red Bull il caso non è chiuso, nonostante soltanto Giovedì scorso, invitò gli altri team a fidarsi dell’esperienza di Jean Todt per uscire dalla crisi.
“L’accordo tra la Fia e la Ferrari ha lasciato un cattivo sapore a tutti. La cosa più difficile da accettare, è la mancanza di trasparenza“.