Christian Horner rilancia l’idea della auto clienti, e non crede che la riduzione del budget cap, sia la strada per superare la crisi del Coronavirus.
Ad Autosport, Horner ha ribadito che permettere alle piccole squadre di comprare la monoposto dai top team, li aiuterebbe ad abbassare i costi più del budget cap.
“Se gestissi un team più piccolo, il modo più rapido per la competitività su un percorso economico sarebbe piuttosto che cercare di decodificare e copiare il tuo team di fornitori, cosa che accade in molti casi, perché non vendere loro l’intera macchina con cui corriamo l’ultima gara ad Abu Dhabi?
Quindi possono operare come una squadra da corsa, non hanno bisogno di tutte le strutture di ricerca e sviluppo. È la via più veloce per la competitività e anche la via più economica.”
Horner, respinge la bocciatura di qualche settimana fa di Zak Brown, citando come esempio quanto successo a Monza dodici anni fa.
“Potrebbero vincere le gare. Lo abbiamo dimostrato con Toro Rosso e Sebastian Vettel, quando fornivamo loro un’auto per i clienti nel 2008. Ma c’è questa paranoia sull’essere un costruttore, e su cosa stai rinunciando se non sei un costruttore. Funziona in altre forme di sport motoristici, in MotoGP. Quindi se potessi comprare una Mercedes, comprare una Ferrari o una Red Bull dopo Abu Dhabi, perché non farlo?”
You don't see that every day… 👀 pic.twitter.com/FRS1IEPZlO
— Aston Martin Red Bull Racing (@redbullracing) May 2, 2020
Il team principal della Red Bull, resta convinto che bisogna insistere anche sul blocco dello sviluppo. “Un tetto alle spese ci sta, ma bisogna risolvere il problema a monte. La F1 è stata fortemente colpita, ma penso che in generale tutti siano concentrati sul dare un futuro alla F1″.
Infine Horner invita tutti, a fidarsi di Ross Brawn e Jean Todt. “Ci sono alcuni capi squadra che non hanno mai vissuto quel tipo di esperienze in precedenza, e penso che sia quindi importante che lo sport si basi sull’esperienza di persone come, ad esempio Ross Brawn, che ha vissuto una crisi tutta sua con Brawn GP e Honda e così via. È lo stesso per Jean Todt, e penso che stia sfruttando quell’esperienza”