La Ferrari ha presentato una controproposta alla Fia e agli altri team sul budget cap, per respingere l’accusa di non pensare al bene della Formula 1.

Nonostante la minaccia di addio alla F1, la Ferrari continua a trattare. Ed in queste ore ha proposto di ridurre in modo progressivo i costi, e non a 100 milioni di dollari come vorrebbe la Mclaren.

BinottoProprio il team di Woking e la scuderia di Maranello, guidano gli schieramenti in campo. Per questo motivo, Zak Brown aveva attaccato la scorsa settimana Mattia Binotto, invitandolo a svelare l’accordo segretato con la Fia.

Se quella polemica sembrava sancire una rottura fra le due rivali storiche secondo auto motor und sport, la Ferrari nonostante i no ricevuti sia a ripensare all’ipotesi dei team clienti, e ad uno sviluppo stile gettoni usato per le power unit qualche stagione fa, è disponibile ad una mediazione.

La proposta del Cavallino Rampante, è quella di portare già il prossimo anno il budget cap a 145 milioni di dollari, per poi scendere ancora a 130.000.000 $ nel 2023, al fine di poter preparare la rivoluzione regolamentare del 2022.

Al giornale tedesco, una fonte della Ferrari ha fatto capire che un tetto più basso non possono accettarlo, perché significherebbe mettere a rischio molti posti di lavoro.

Sarebbe comunque un taglio enorme per squadre come noi, Mercedes e Red Bull”.

Nel frattempo la Fia, dopo il mandato ricevuto nei giorni scorsi con la modifica dell’articolo 18.2.4 del regolamento sportivo, proprio sul rischio di licenziamenti paventato dalla Ferrari, ha proposto un compromesso.

La Federazione, sarebbe disponibile a mettere sul piatto fino a 6 milioni di dollari a chi deve  ridurre il personale, pagare i contratti fino alla scadenza, ed anche il trattamento di fine rapporto.

Queste somme inoltre non sarebbero conteggiate nel budget cap di 145 milioni di dollari, che se ha ricevuto l’apertura dei top team, ancora non sembra essere stato accettato delle altre squadre.

Formula 1 - Notizie F1, News Auto