Michael Schumacher vincendo il Gp degli Stati Uniti di F1 del 2003 davanti a Kimi Raikkonen, mette le mani sul sesto titolo mondiale della sua carriera.

Schumacher Monza 2006

Il 28 Settembre 2003 è un’altra data importante nella storia della F1 e fra Michael Schumacher e la Ferrari, perché è il giorno nel quale si avvicinarono al quarto titolo mondiale. Quella stagione fu diversa rispetto al 2001 e al 2002, che aveva visto Schumacher e la Ferrari dominare e chiudere il campionato in grande anticipo, ma fu più simile al 2000.

Come nel 1997 e 2000 gli avversari della Rossa furono di nuovo la McLaren e la Williams. La Ferrari fu costretta, nelle prime gare ad usare ancora con la F2002 per i cambi regolamentari della Fia. Max Mosley per ridurre i costi e aumentare lo spettacolo in F1, cambiò il sistema con soli due punti di differenza fra il vincitore e chi arrivava secondo che penalizzerà Schumacher, qualifiche con un solo giro lanciato a disposizione dei piloti, e  vennero aboliti gli ordini di scuderia.

Novità che in tanti nel paddock, erano convinti che avevano lo scopo solo di fermare la Ferrari. L’obiettivo sembrava essere stato raggiunto, con Schumacher che nelle prime tre corse collezionò un quarto e sesto posto, ed un ritiro, mentre Kimi Raikkonen aveva un vantaggio su di lui di sedici punti nella classifica piloti.

La musica cambiò da Imola, dove partì la riscossa di Schumy. Quella fu l’ultima vittoria del tedesco al volante della F2002, visto che da Barcellona, dopo che Ross Brawn aveva preferito far correre la vecchia monoposto, finalmente fece il suo debutto la F2003-GA. Vettura che preoccupava gli altri team, visto che trapelava fosse addirittura superiore alla F2002.

Informazioni che sembravano giuste. In Spagna e Austria le gerarchie sembrano tornare quelle degli ultimi due anni, con Schumacher che imponendosi al Montmelò e Zeltweg, ridusse a meno due punti il distacco nel mondiale da Raikkonen. Invece Schumacher dopo il trionfo di Montreal, che grazie al sesto posto di Iceman lo fece andare in testa al mondiale, nelle successive sei gare,  a causa delle difficoltà delle Bridgestone con il caldo, collezionò solo un podio.

Ruolino di marcia che lo vedevano a tre corse dalla fine, con solo uno e due punti di vantaggio su Montoya e Raikkonen. La svolta ci fu come nel 2000 in Italia e negli Stati Uniti. Schumacher a Monza non solo tornò sul gradino più alto del podio, ma ottenne come ad Imola uno dei suoi ventidue Hat trick della sua carriera.

Schumy volò ad Indianapolis con un vantaggio di tre e cinque punti su Montoya e Raikkonen. Quel week end iniziò e si concluse come quello di tre anni prima. Nelle qualifiche è ancora una McLaren ad imporsi, quella di Raikkonen davanti a Barrichello, con Montoya quarto, mentre Schumacher, sia per aver commesso diversi errori ed un set-up che non gli aveva fatto trovare il feeling con la F2003-GA, è soltanto settimo.

Il Kaiser sembra poter ribaltare la situazione all’inizio delle gara. Dopo un buono spunto viene lasciato passare da Barrichello e alla fine del quarto giro è già quarto dietro a Raikkonen, Panis, ed al fratello Ralf. La Bridgestone si confermò in difficoltà come tutto l’anno con pista umida, e Schumacher perse diverse posizioni, ma soprattutto contatto da Raikkonen.

Schumacher iniziò a reagire quando la pista si asciugò, facendo segnare giri veloci in sequenza. Nemmeno il ritorno della pioggia frenò la sua rimonta, ma anzi ricordò a tutti di essere il mago del bagnato, e superando Alonso, Raikkonen, Frentzen e Button, andò nel corso del 36° giro al comando della gara.

Posizione che Schumacher non lascerà più, rispondendo a Raikkonen quando passa Frentzen e si lancia al suo inseguimento. Per la Ferrari n.1 questa volta nel finale non ci sarà nessun brivido, e tagliando il traguardo con un vantaggio di diciotto secondi nei confronti di Raikkonen, mette le mani sul titolo. Schumacher conquistando il sesto successo stagionale, contro l’uno di Raikkonen e i due di Montoya, per il cambio di punteggio non chiude i giochi, ma porta il vantaggio sui rivali a nove e dieci punti.  Però sarà quella vittoria a permettere a Schumacher di poter accontentarsi dell’ottavo posto, laureandosi campione del mondo diventando il pilota ad aver vinto più titoli nella storia della F1. Record che dal 2020 detiene insieme a Lewis Hamilton.

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