Anche quest’anno, il campionato si è chiuso nella notte di Abu Dhabi, con un Vittorioso Hamilton, un grande Vettel che pare essere più in forma ed un caloroso saluto ad uno dei migliori piloti che la Formula 1 potesse mai conoscere: Fernando Alonso.

Le feste dei podi, le lacrime per gli errori e le corse folli verso la bandiera a scacchi vengono archiviate dopo un anno rocambolesco che ha visto Ferrari e Mercedes molto vicine tra loro, come non era capitato mai.

Nell’ultimo anno il cavallino è tornato rampante e motivato e nonostante tutte le possibili critiche, possiamo dire che ha combattuto con onore.

Del resto, dopo il terzo posto in classifica del 2016 con una distanza di 367 punti dalla vetta, dopo il secondo posto del 2017 con 146 lunghezze di distacco, oggi il gap è stato quasi annullato: 84 punti separano le rosse di Maranello dalla cima. Qualche errore di meno, e la statistica sorriderebbe ancora di più.

Secondo i dati, la Ferrari si avvicina sempre di più al titolo costruttori e tutti sanno quanto sarebbe bello vederlo finalmente su terra italica. Questo discorso prende piega sempre meno nostalgica se considerassimo le novità tecniche che sono previste per il campionato 2019.

Sebbene i motori siano oramai definitivamente spenti, i computer sui quali lavorano gli ingegneri non sono mai stati così operativi e impegnati nel disegnare nuove auto per un anno dalle grandi modifiche di assetto e aerodinamica.

Sono molte le novità tecniche previste nel 2019 e le squadre avranno da prepararsi al meglio per cogliere opportunità nascoste.

Alettoni frontali semplificati, winglet eliminate dai cestelli dei freni e molto altro sono tra le più chiacchierate alterazioni al regolamento 2018 e altre ancora sono in attesa di essere scoperte.

Grazie ad una pausa invernale che interesserà i prossimi 3 mesi, abbiamo a disposizione tanto tempo per poter approfondire il delicato argomento del regolamento tecnico 2019. Fra tante parole, tanti articoli e tanti video concentrati perlopiù sulle ali frontali, l’intenzione è quella di spiegare in modo approfondito cosa succederà da Melbourne in poi.

Infatti, sebbene il cambiamento più discusso sia l’alettone frontale, anche altri componenti a bordo vettura cambieranno posizione e forma.

Comincia quindi un piccolo viaggio lungo 3 mesi, all’interno della tecnica della Formula 1, letta in chiave futuristica. La risposta che cerchiamo, in particolare, sarà:

“Cosa cambierà sulle vetture che correranno nel 2019?”

Innanzi tutto le dimensioni massime.

Con il nuovo anno non saranno solo le appendici aerodinamiche a cambiare. Altri interventi verranno operati sulle dimensioni totali delle vetture, che potrebbero acquistare, a seconda delle scelte della singola squadra, una lunghezza massima di 4035mm. Nel 2018, il limite massimo consentito è stato 3910mm.

 

 

Una conseguenza dell’allungamento massimo consentito è la maggiore estensione dei piloni di sostegno che compongono l’ala posteriore.

 

Quanto detto provoca due principali effetti sulle monoposto:

Innanzitutto, anche se di poco, aumenta l’inerzia del corpo vettura in fase di cambio di direzione: un corpo più lungo, con masse sospese più distanti dal baricentro della macchina, fatica maggiormente ad attivare la rotazione richiesta in inserimento di curva. Da questo punto di vista, le auto 2019 potrebbero risultare leggermente svantaggiate in vista dell’anno che arriverà.

Un secondo effetto aerodinamico derivante dalla maggiore estensione dei piloni di sostegno per l’ala posteriore è una migliorata capacità di stabilizzare il flusso in uscita dal retrotreno. È risaputo quanto le monoposto di formula 1 rovinino la corrente fluida a discapito di chi insegue e una superficie più lunga potrebbe essere in grado di ridurre la propagazione di vortici dannosi.

Gli stessi piloni saranno incrementati in termini di superfice anche verso l’alto, con un aumento massimo di 70 mm in tal senso.

Queste le prime due modifiche previste per l’anno a venire. Seguiranno altri articoli per studiare il regolamento tecnico e per capire esattamente cosa aspettarsi dal prossimo campionato. Come detto l’obiettivo è chiaro e semplice: apprendere meglio e con facilità cosa succederà alla tecnica delle auto più celebri del mondo, per seguire un 2019 con maggiore consapevolezza e maggiori conoscenze.

A presto con nuovi articoli e aggiornamento.

Dall’ing. Alberto Aimar.

Fonte: regolamento ufficiale FIA pubblicato in data 12 ottobre 2018

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto