Sebastian Vettel anche in questo fine settimana è stato protagonista di una botta e risposta con Mattia Binotto, per le sue dichiarazioni post Gp di Spagna.
Nonostante le smentite di Binotto, Vettel ormai si sente quasi un ex Ferrari. Al Montmelò come a Silverstone non ha risparmiato critiche alla squadra, sia nei team radio che nelle interviste.
Non è bastata una buona prestazione al tedesco a Barcellona, per ritrovare fiducia in vista dei prossimi Gran Premi. Infatti è sempre più evidente il suo dispiacere per la scelta della Scuderia di Maranello di non rinnovargli il contratto.
Nelle scorse settimane Vettel si era limitato a criticare la macchina, invece questa volta ha fatto capire di sentirsi un separato in casa. Infatti ad una domanda di Mara Sangiorgio, su come migliorare la SF1000, ha risposto: “Il mio parere ormai conta poco“.
Il quattro volte campione del mondo nonostante le indiscrezioni danno quasi certo l’annuncio a Spa della sua firma per la Racing Point nel 2021, ancora non ha digerito secondo Binotto l’addio alla Ferrari.
In particolare con il Team Principal il rapporto sembra compromesso, ed i due in Catalogna sono stati protagonisti del terzo round dall’inizio del mondiale. Il primo segnale di rottura ci fu in Austria, quando Vettel a sorpresa affermò che la scelta di non rimanere non è stata sua ma della Ferrari.
Binotto se fino a Spielberg aveva cercato di evitare polemiche, dalla Gran Bretagna ha cambiato metodo, ed anche in Catalogna ha risposto alle critiche, seppur in maniera meno dura di una settimana fa.
Great drive, #Seb5 🤜🤛
P11 👉 P7 ⚡️#essereFerrari 🔴 #SpanishGP pic.twitter.com/5jHK0D5I9Y
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) August 17, 2020
Clima che rende più difficile risolvere i problemi in casa Ferrari. Proprio per questo diventa sempre più inspiegabile l’esigenza di aver comunicato l’addio di Vettel a mondiale 2020 ancora non iniziato.
Motivo per cui questa settimana di pausa può essere utile per stemperare le tensioni. Soprattutto la speranza è che Vettel riesca a trovare la fiducia per salutare i tifosi del Cavallino Rampante, con un podio magari nelle gare italiane, per chiudere la sua storia con la Ferrari che avrebbe meritato un altro finale.