Mattia Binotto durante la conferenza stampa dei team principal, ha confermato che a Sebastian Vettel la Ferrari non ha mai presentato un’offerta per il rinnovo di contratto.
Venerdì difficile per Binotto non solo per le prestazioni in pista. Infatti ventiquattro ore prima avevano stupito le dichiarazioni di Vettel sull’addio alla Ferrari, molto diverse dal comunicato stampa del 12 Maggio.
Parole che avevano rilanciato le voci su un possibile divorzio anticipato, ma il team principal della Scuderia di Maranello ha dato la stessa versione del tedesco. “Sebastian nel raccontare come è andata è stato molto onesto. Con lui siamo sempre stati chiari fin dall’inizio: era la nostra prima scelta, lo abbiamo detto in modo privato e anche pubblico.
Poi la situazione della pandemia ha cambiato completamente lo scenario non solo nel mondo, ma anche nel nostro sport: abbiamo dovuto rivedere per i prossimi anni il budget cap è stato modificato molto ed è molto più severo, il nuovo regolamento è stato posticipato dal 2021 al 2022 che in qualche modo è stato importante per noi”.
Binotto, è consapevole quanto Vettel sia deluso dalla scelta della Ferrari. “Così, durante la chiusura della Ferrari, alla fine abbiamo dovuto riconsiderare la nostra posizione. Abbiamo preso una decisione, quindi sicuramente siamo stati noi a decidere, è stata una nostra responsabilità e gliel’abbiamo comunicato.
Ho sentito che è stato sorpreso. Lo capisco, è abbastanza normale essere sorpresi. Anche se ha accettato la nostra decisione, direi che ancora oggi non è del tutto soddisfatto. Anche in questo caso penso sia una cosa ovvia“.
Tanti Auguri, Sebastian 🥳
No better feeling than celebrating it on a race weekend 🥰#essereFerrari 🔴 #Seb5 pic.twitter.com/bf1YIHqDSQ
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) July 3, 2020
Binotto fa un bilancio del quinquennio di Vettel in Ferrari. “Credo che sia stato un grande periodo, 5 anni sino a ora, sei con la stagione in corso. E’ un grande campione, ma anche una grande persona. Penso che tutti in Ferrari, i nostri tifosi, le persone che lavorano al suo interno, si siano godute davvero il tempo trascorso con lui. Penso che le sue perplessità siano una cosa che rispettiamo pienamente. Personalmente lo rispetto molto, sia come professionista che come persona e penso che questo sia completamente immutato nonostante la decisione che abbiamo preso“.