Al Red Bull Ring Hamilton e la Mercedes siglano un altro 1-2 con Bottas al secondo posto nelle libere 2. Terzo un fantastico Perez con la Racing Point davanti a Vettel, ma la rossa si prende sette decimi.

Inquietante. Così si può definire il venerdì del Gran Premio d’Austria, dove nel silenzio delle tribune vuote si cela l’ennesima prova di forza delle Mercedes. La splendida W11 in versione nera ha dominato le prove libere 1 e 2 del Red Bull Ring, siglando la doppietta sia al mattino che al pomeriggio. Lewis Hamilton ha messo in mostra tutta la sua classe, girando in 1’04”304 con gomma Soft, rifilando quasi due decimi a Valtteri Bottas. Il sei campione del mondo è già perfettamente a suo agio sulla propria monoposto, dove continuano gli esperimenti sul sistema DAS. In conclusione, è evidente che nonostante siano passati sette mesi dall’ultimo GP disputato, la storia non sia affatto cambiata.

Dopo aver stupito nei test di Barcellona, una conferma importante arriva dalla Racing Point. Sergio Perez si è addirittura piazzato al terzo posto con la RP20 ( una copia della Mercedes 2019), girando in 1’04”945. Il tempo del messicano potrebbe aumentare i malumori dei team avversari, ma allo stesso tempo conferma la gran competitività della squadra di Silverstone. Quarta la Ferrari di Sebastian Vettel, migliorata rispetto al mattino ma che accusa quasi sette decimi di gap dal battistrada. Si tratta solo delle libere 2 ma su una pista come quella del Red Bull Ring è un ritardo enorme. Si notano a vista d’occhio le difficoltà della SF1000, ben lontana dalla stabilità in curva delle rivali e carente anche in velocità di punta. Quinta la sorprendente Renault di Daniel Ricciardo, ad appena 11 millesimi da Seb. Dietro di lui troviamo la McLaren di Lando Norris, mentre Carlos Sainz ha trovato traffico e non è andato oltre il decimo tempo.

Problemi nel tentativo di qualifica anche per Lance Stroll, che ha avuto un grande sottosterzo nel cambio di direzione che apre il terzo settore. Il canadese era in linea per mettersi davanti a Perez, ma può essere comunque soddisfatto considerando la velocità della monoposto. La Racing Point si è dimostrata competitivà anche sul passo gara, dove è stata seconda solo alla Mercedes e nettamente superiore alla Ferrari. Non ha convinto la Red Bull targata Honda, con Max Verstappen che è ottavo ed Alexander Albon addirittura tredicesimo. La RB16 era etichettata come la grande rivale delle Mercedes, ma l’olandese si è visto rifilare quasi un secondo da Lewis Hamilton. Il thailandese non è mai sembrato a suo agio con la vettura quest’oggi, restando ben lontano dalla concorrenza. Nono tempo per Charles Leclerc che ha pagato un piccolo errore nel suo giro veloce.

Undicesimo Esteban Ocon, davanti all’AlphaTauri di Daniil Kvyat. Quattordicesimo Antonio Giovinazzi, al volante di un’Alfa Romeo tutt’altro che entusiasmante. La conferma arriva da Kimi Raikkonen che è penultimo in mezzo alle Williams di George Russell e Nicholas Latifi. Molto negativa la giornata della Haas, con Kevin Magnussen quindicesimo davanti a Romain Grosjean e Pierre Gasly. Alle ore 12 di domani l’ultima sessione di prove libere.

 

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