Lewis Hamilton domina anche il GP di Spagna e vola a +37 su Verstappen, secondo davanti alla Mercedes di Bottas. Tutti doppiati gli altri, con Leclerc ritirato e Vettel settimo.

Il Gran Premio di Spagna ha ristabilito le gerarchia a favore di Lewis Hamilton e della Mercedes. Il campione del mondo ha firmato il successo numero 88 della sua carriera, vincendo la gara conducendola dal primo all’ultimo giro. Una dittatura impressionante quella della W11 #44, che ora vola a +37 sulla Red Bull targata Honda di Max Verstappen. Bravissimo l’olandese ad impedire l’1-2 delle frecce nere, chiudendo secondo davanti a Valtteri Bottas.

Impressionante il fatto che solo i primi tre abbiano chiuso a pieni giri, con la concorrenza che ha subito l’onta del doppiaggio. Solidamente terza forza la Racing Point, con Lance Stroll quarto seguito dal rientrante Sergio Perez. Molto bene anche Carlos Sainz a bordo della McLaren che è sesto, mentre Lando Norris è decimo. Eroica la prova della Ferrari di Sebastian Vettel, il quale è riuscito a prendersi il settimo posto effettuando una sola sosta e difendendosi da Alexander Albon nel finale. Nona l’AlphaTauri di un Pierre Gasly che è ormai abbonato alla zona punti. Ritirato il povero Charles Leclerc, fermato da un probabile guasto alla power unit.

Al via Hamilton è perfetto, mentre Bottas scatta a rallentatore ed è costretto a cedere il passo a Verstappen nei primi metri. Eccellente Stroll che fa fuori sia Perez che il finlandese della Mercedes, prenendosi il terzo posto. Leclerc viene infilato da Gasly ma riguadagna il nono posto su Norris, partito molto male al volante della sua McLaren. Il canadese dopo pochi giri viene sfilato dalla Mercedes #77, mentre le Ferrari brancolano nelle retrovie.

Vettel fatica nettamente a tenere dietro Kvyat, mentre Leclerc non riesce a passare un grande Gasly. Il ritmo di Hamilton è inizialmente lento, con Verstappen in grado di restare nell’ordine del secondo di ritardo. Dopo 11 giri il britannico inizia a serrare le fila, siglando giri veloci a ripetizione ed allungando sull’olandese. Nel frattempo anche Bottas chiude il gap da Super Max, con una Red Bull non più in grado di giocarsela con le frecce nere come a Silverstone.

Albon è il primo ad effettuare un pit stop, virando su gomma Dura. Hamilton al comando fa quello che vuole e stacca nettamente Verstappen, dimostrando che su questa pista non ha rivali. Bel duello nelle retrovie con Esteban Ocon che si prende un bel rischio ed infila l’Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen. Subito dopo, anche Albon si libera del finlandese. Il #33 rientra ai box e monta la Media, dopo un brusco crollo che aveva fatto avvicinare Bottas. Verstappen riesce a tornare in pista davanti alle Racing Point, mentre Leclerc ottiene pista libera grazie al pit stop di Gasly. Le Mercedes vanno in marcatura e rientrano insieme, optando per la gialla.

Perez, Leclerc e Vettel rientrano allo stesso passaggio, ma il monegasco rientra alle spalle di tutti. Ancora una volta una strategia rivedibile del Cavallino. Il #16 riparte dopo un misterioso testacoda al trentottesimo passaggio, forse causato da un guasto alla power unit. La vettura riparte ma in ultima posizione, altra figuraccia pazzesca di quello che una volta era il mito Ferrari. Charles rientra successivamente ai box decidendo per il ritiro.

Poco dopo è Verstappen ad imboccare la pit lane, il quale monta un’altra gomma gialla mettendosi a caccia delle Mercedes. Vettel viene nel frattempo doppiato, un’immagine ormai consueta per la Ferrari dei giorni odierni. Bottas monta la gomma Soft per andare a caccia di Verstappen nel finale, mentre Seb sale in quinta posizione con la speranza di andare fino in fondo con la rossa montata a metà gara. Hamilton è invece più conservativo e nel corso della seconda sosta monta nuovamente le Medie, in una gara in cui non ha avuto minimamente rivali.

Stroll aggancia il tedesco e lo svernicia, riprendendosi il quinto posto proprio mentre a Perez viene comminata una penalità di cinque secondi per aver ignorato le bandiere blu. Ne approfitta il canadese che così ottiene una grande quarta piazza. Anche Carlos Sainz fa fuori Vettel, generoso nel tentativo di andare sino alla bandiera a scacchi ma impotente al volante di questa monoposto che incenerisce l’orgoglio dell’ingegneria italiana. Seb è bravo a tenersi il settimo posto a fine gara, mentre Bottas effettua un’ulteriore sosta grazie alla quale si porta a casa il giro veloce. Hamilton domina dunque in Spagna, ed ora si tornerà in pista tra due settimane in Belgio.

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