Ospite di Newsf1.it, l’Ing. Luigi Mazzola ha commentato gli esiti del GP del Belgio e analizzato la situazione attuale della Ferrari.

Il GP del Belgio ha sancito con ogni probabilità la fine delle ambizioni mondiali della Ferrari. La Rossa è stata infatti surclassata a livello tecnico per la prima volta in stagione dalle Red Bull di Max Verstappen, che ha vinto partendo quattordicesimo, e Sergio Pérez, che ha contribuito alla quarta doppietta stagionale della scuderia anglo-austriaca. Un vero peccato per quanto riguarda i due campionati, che senza i tanti errori e problemi della Scuderia di Maranello avrebbero ancora potuto essere aperti. Proprio lo scorso Gran Premio e la stagione della Ferrari sono stati al centro dell’intervista all’Ing.Mazzola realizzata sul canale Youtube di Newsf1.it, della quale sono in seguito riportati alcuni estratti.

Spa è stato un incubo.” – ha esordito l’ex ingegnere della Ferrari – “Ormai siamo un po’ abituati agli errori, ma non a questa mancanza di performance. Bisogna capire come mai una macchina che era all’altezza è andata così male rispetto a Verstappen. E’ chiaro che la superiorità della Red Bull è stata elevata. Ho sempre ritenuto la Ferrari un pelo più veloce nella maggioranza delle situazioni, ma qui si è aperta una voragine e anche rispetto alla Mercedes, per lo meno in gara, è diminuito il gap, dato che Russell ha insidiato Sainz. Questo mi ha lasciato molto perplesso, ma non credo che sia una questione di sviluppi. Il circuito è a medio-basso carico, ma hanno già girato su tracciati così quest’anno. […] La prima cosa a cui ho pensato è che abbiano abbassato la potenza a causa dei problemi di affidabilità. […] Quindi magari la Ferrari ha provato a scaricare e quindi è andata più piano in curva”.

Secondo l’Ing. Mazzola la Direttiva Tecnica anti-porpoising e anti-flessione del fondo non ha giocato un ruolo determinante: “Inizialmente si poteva pensare anche alle nuove normative tecniche per Spa, però la metto in un piano inferiore in questo momento. A Spa le altezze da terra le determina la compressione dell’Eau Rouge, quindi la macchina va alzata per non spanciare. Magari la Ferrari ha perso di più della Red Bull: si vedeva molto chiaramente quante scintille generasse la macchina di Verstappen, quindi probabilmente loro sono riusciti a trovare un assetto che gli permettesse di stare più bassi. Quindi magari è una serie di circostanze che ha creato questa situazione: credo che la conformazione del circuito, quindi gli assetti, la potenza e il livello di carico, sia tale per cui alla fine è andata così”.

red bull

[…] Vediamo a Zandvoort…” – ha proseguito Mazzola – “…magari lì potrebbe essere diversa la situazione. Speriamo che si sia trattato di un Gran Premio particolare e basta. […] Secondo me per loro è abbastanza chiaro quello che è successo. E’ chiaro che faranno quello che potranno per la prossima gara, magari andranno su di motore. La pista è già diversa, quindi secondo me non c’è demoralizzazione, ma la volontà di tornare ad essere là davanti. […] Penso che a Monza la Ferrari possa andare più forte, perché non serve un compromesso di carico, bisogna scaricare. Spero che possano andare su di potenza e giocarsela tutta, poi quel che succede succede. A Monza bisogna andare per vincere”.

L’ex ingegnere della Scuderia di Maranello ritiene che ormai ogni ambizione di titolo sia svanita: “Ferrari deve guardare a non essere sorpassata dalla Mercedes, che sarebbe clamoroso, non guardare avanti. Lo strapotere di Verstappen con quella macchina rende tutto difficile. […] Secondo me ha già vinto il Campionato Piloti. Direi che anche il Costruttori lo hanno messo in banca, perché Pérez fa il gregario e prende un secondo, ma è sempre davanti e porta i punti a casa senza grossi problemi. Ferrari deve cercare di rimanere seconda, fare delle belle prestazioni, lottare ed essere competitiva”.

“Fossi in loro…” – ha concluso Mazzola – “…comincerei già a ragionare a come migliorare a livello di organizzazione, ma vedo che non fanno niente. Non si sono gettate le basi per il 2023. […] Bisogna essere bravi ad ottenere il massimo dalla macchina a livello di progettazione, ma quest’anno c’è un dato di fatto: in pista, dal punto di vista organizzativo, un pelo di errori sono stati fatti, e non ci si può permettere di rifarli. Non bisogna aspettare il prossimo anno per mettersi a posto, bensì cercare di cambiare metodologia o, se serve, sostituire o aggiungere persone. […] Non è certamente normale che non sia cambiato nulla. […] Questi errori devono essere tirati via. Che sia una persona, più persone, una struttura, una metodologia, qualcosa si deve fare, non si può mantenere tutto com’è dicendo che sei a posto”.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto