F1 – Red Bull – La Ferrari in Belgio era chiamata a ripresentarsi forte e a tentare di ribaltare le carte in tavola per dare anche solo una piccola chance a Charles Leclerc di rimontare in vista del mondiale 2022 (nonostante la partenza arretrata in griglia a causa di un cambio del motore), ma il circuito belga ha invece presentato una Red Bull senza precedenti e soprattutto senza rivali, in grado di dominare abilmente sia in qualifica che in gara, lasciando Mercedes e Ferrari quasi a bocca aperta date le prestazioni della vettura di Max Verstappen e Sergio Perez.
In molti si sono chiesti se le prestazioni sovrumane della Red Bull F1 RB18 fossero dovute alla particolarità del tracciato del Belgio (che risulta effettivamente essere un circuito piuttosto unico nel calendario) o se questa dovrà essere la regola che ci aspettiamo di trovarci da qui a fine stagione. Probabilmente più la prima ipotesi è plausibile, ma nulla è da dare per scontato in una stagione come questa. È vero però che il circuito che si snoda nella foresta delle Ardenne ha una peculiarità di avere degli avvallamenti lungo il tracciato che rendono necessario alzare le monoposto di 5/6 millimetri per poter gareggiare al meglio ed evitare di sfrisare il fondo, questo sembrerebbe aver portato Ferrari e Mercedes in una condizione di svantaggio, non essendo queste due vetture abituate a rialzi di questo tipo il carico aerodinamico che le vetture generavano non era quello a cui i team erano abituati, in più anche la finestra di esercizio ottimale delle gomme montate è cambiata, il tutto peggiorando nel complesso le prestazioni delle vetture, Red Bull invece non sembra essere stata intaccata da questo tipo di problema, ma il colpo di scena è un altro: se è vero che questa potrebbe non essere la solfa fino alla fine della stagione 2022 è altrettanto vero che anche in Olanda è richiesto, a causa della conformazione del tracciato, di alzare le vetture di qualche millimetro e quindi la situazione di predominio vista in Belgio potrebbe ripresentarsi.
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