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f1 news Red Bull Foto Credits Pirelli Media

F1 News – Perché il sistema Red Bull è sotto accusa: tutta la verità!

F1 News – Nel weekend del Gran Premio di Austin al Circuit of the Americas, Red Bull è finita sotto i riflettori a causa di una presunta irregolarità tecnica. La scuderia campione in carica è stata accusata di utilizzare un sistema che potrebbe modificare laltezza da terra in parco chiuso, una manovra vietata dal regolamento. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e perché questa vicenda ha creato tanto clamore.

L’accusa e il sistema in questione

Il cuore della polemica riguarda un dispositivo che Red Bull avrebbe installato sulla vettura, capace di cambiare la distanza tra il fondo della monoposto e l’asfalto. Normalmente, la regolazione dell’altezza avviene tramite il sistema di sospensioni come il push rod o il pull rod, ma secondo le accuse, Red Bull potrebbe aver sviluppato un sistema che consente di effettuare queste modifiche internamente alla scocca della vettura, senza smontare nulla.

Questo sistema si trova vicino alla pedaliera del pilota, e permette di regolare l’altezza e la rigidità del pattino anteriore – una componente fondamentale per la gestione dell’aerodinamica e del contatto con l’asfalto.

Il problema tecnico

Durante le gare, la parte anteriore del pattino è la prima a entrare in contatto con l’asfalto, soprattutto in fase di frenata o in presenza di trasferimenti di carico. Il regolamento permette un consumo massimo di 1 mm del pattino durante l’evento. Se la Red Bull ha trovato un modo per regolare l’altezza anche in parco chiuso, potrebbe evitare un consumo eccessivo, mantenendo l’efficienza aerodinamica senza incorrere in penalità.

Questo è stato il punto cruciale delle indagini: il sospetto che Red Bull potesse regolare l’altezza da terra anche quando le vetture sono in parco chiuso, dove ogni modifica è vietata.

L’intervento della FIA

La FIA è stata chiamata a intervenire dopo che McLaren ha sollevato dubbi sul sistema utilizzato da Red Bull. Secondo quanto riportato, la McLaren ha chiesto verifiche sul dispositivo, sostenendo che potrebbe permettere regolazioni dall’interno della vettura, una manovra non consentita.

f1 News Stella McLaren
f1 News Stella McLaren Copyright Media McLAren

Red Bull ha risposto alle accuse mostrando alla FIA come funziona il sistema, spiegando che il dispositivo è conforme al regolamento. Tuttavia, alcuni team rimangono scettici, sostenendo che la posizione del sistema e la possibilità di regolazione dall’interno potrebbero rappresentare un vantaggio illegale.

Il peso della polemica

Un altro aspetto che ha destato perplessità è il peso aggiuntivo che il dispositivo comporterebbe. Secondo alcune stime, il sistema peserebbe tra 1,7 kg e 2 kg, un’aggiunta non trascurabile su una vettura dove ogni grammo è ottimizzato per massimizzare le prestazioni. La domanda è: perché Red Bull accetterebbe questo compromesso di peso, se non per un vantaggio significativo?

Conclusione: l’opinione degli esperti

La vicenda ha scosso il paddock e sollevato molti dubbi sulla trasparenza del regolamento tecnico in Formula 1. La Red Bull, sempre innovativa e all’avanguardia, è riuscita a respingere le accuse, ma la questione rimane aperta. L’intervento della FIA potrebbe portare a nuove verifiche, e la pressione degli altri team aumenta.

Per chi desidera approfondire ulteriormente, vi invitiamo a guardare la puntata n. 78 di Race Tech su YouTube, dove l’ingegnere Riccardo Romanelli spiega nel dettaglio il funzionamento del sistema sotto accusa. Potete guardare il video completo cliccando qui sotto:

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